Il Pescara vuole i tifosi a Foggia

I dirigenti e il sindaco Mascia chiedono al Viminale la revoca del divieto

PESCARA. Avanti tutta con il vento in poppa. Il Pescara è tornato in vetta nel momento cruciale della stagione. Certo per la classifica avulsa è sfavorito rispetto a Verona e Portogruaro, ma alla fine del campionato mancano ancora tre giornate e tutto può ancora succedere. Quella vetta che mancava da novembre ha ridato ancora più fiducia ai biancazzurri che stanno dimostrando di essere la squadra più in forma del torneo.

In poco più di un mese e mezzo la «banda» di Eusebio Di Francesco ha recuperato ben 8 punti al Verona, diventando uno spauracchio anche per il sorprendente Portogruaro. Con la Reggiana è arrivata una vittoria con tre gol (prima era successo solo contro il Cosenza) ma quel che più conta, con una prestazione davvero importante sul piano della qualità e della continuità. Le ultime due partite allo stadio Adriatico hanno registrato la bellezza di sei gol. Cosa che non era mai successa prima ed impensabile pensarla durante la gestione Cuccureddu.

Adesso la partita clou è quella di Foggia, visto che le prossime due gare per il Pescara potrebbero anche risultare più facili del previsto, almeno si spera. Potenza già retrocesso e Marcianise (magari già salvo) non dovrebbero essere ostacoli insormontabili. Però per il momento in casa biancazzurra è vietato fare calcoli. Si vive alla giornata senza pallottolieri davanti per contare i punti che mancano da qui alla fine. Giusto così. Di Francesco vuole mantenere alta la concentrazione e non vuole nemmeno sentire parlare di calcoli o previsioni.

Dunque il presente si chiama Foggia, una squadra nel pieno della zona playout, che non ha nessuna intenzione di fare sconti al Pescara. Anzi i satanelli sono in gran forma, visto che vengono da una lunga striscia di risultati utili. Più o meno come il Pescara che nelle ultime sei partite ha conquistato 14 punti, mentre i pugliesi 12. Lo stadio “Zaccheria” è stato sempre un tabù per il Pescara negli ultimi cinquant’anni. L’ultima vittoria in Puglia risale alla stagione al 1959 (0-1), perché l’altro successo, nel 1978-1979, Foggia-Pescara si disputò in campo neutro, al San Paolo di Napoli.

Una trasferta dura, insomma, che può diventare ancora più ispida visto che il Delfino, ad oggi, non potrà contare sul supporto dei propri tifosi. Già, ieri pomeriggio il Casms ha vietato la trasferta ai supporters pescaresi, definita ad alto rischio, limitando la vendita dei biglietti solo nella regione Puglia. Ma la società e il sindaco di Pescara si sono già mossi per dare la possibilità ai tifosi di recarsi allo Zaccheria. Ieri mattina, infatti, il sindaco Luigi Albore Mascia ha indetto una riunione con, il dg Lucchesi, il presidente De Cecco e l’ad Edmondo per trovare una soluzione al problema.

In queste ore Mascia e la società biancazzurra faranno di tutto per permettere ai pescaresi di seguire la squadra in trasferta. Ieri infatti sono state preparate e inviate due lettere (una del sindaco e una del club) direzione ministero degli interni per cercare di far cambiare idea agli organismi competenti. Il Comune di Pescara ha chiesto e ottenuto piena disponibilità da parte della questura pescarese e la società biancazzurra ha garantito pieno appoggio all’evento con un massiccio dispiegamento di steward, che dovrebbero accompagnare i tifosi in trasferta. «Noi vogliamo fare tutto il possibile per consentire la presenza dei nostri tifosi», ha detto il primo cittadino di Pescara. Ora la palla passa di nuovo al Viminale. Pescara sportiva aspetta trepidante la decisione.

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