Napoli da sballo: anche la Roma s’inchina Milan e Juventus, il crollo è clamoroso 

Un gol di Simeone nel finale piega i giallorossi. I rossoneri (in crisi) incassano 5 gol dal Sassuolo. Pioli: «Il ritiro? Se serve lo faremo» Ai bianconeri non basta il ritorno in campo di Vlahovic: vince il Monza allo Stadium. Allegri: «Concentriamoci sulla lotta salvezza»

NAPOLI. La capolista batte (2-1) anche la Roma e fa sempre più il vuoto dietro di sè. Più 13 sull’Inter seconda in classifica. Il Napoli, nel big-match del Maradona, la spunta sui giallorossi a conclusione di una gara sofferta e resa estremamente complicata da un avversario quadrato e ben organizzato che tenta in tutti i modi di frenare la marcia degli azzurri e che è costretto a capitolare soltanto nel finale dopo essere andato in svantaggio e aver recuperato grazie a una reazione vigorosa e determinata. La larghezza della rosa di Spalletti è però determinante perchè nel momento cruciale dell'incontro il tecnico manda in campo Raspadori e Simeone che risultano decisivi nel ribaltare la partita dopo che El Shaarawy aveva pareggiato l’iniziale vantaggio di Osimhen. «Lo scudetto? La strada è ancora lunga», ha detto il Lozano del Napoli.
Rossoneri a picco. Il Milan è finito nel tunnel della crisi e non vede la via d'uscita, col derby alle porte. Due gol annullati, cinque presi e sei partite senza vittorie. Riferimenti per dare i contorni di una sconfitta, quella per 2-5 del Milan contro il Sassuolo al Meazza, che preoccupa non solo per i numeri. Perché l'aspetto mentale era stato quello su cui Stefano Pioli aveva insistito presentando una gara che doveva essere vinta, anche a discapito del gioco. Eppure, né l'una né l'altra cosa possono consolare i rossoneri e ora il contraccolpo sarà doppio da assorbire. «Dopo la Roma ci siano bloccati», ha detto Stefano Pioli, «tante cose non funzionano più. Devo lavorare in tante direzioni nella prossima settimana, in vista del derby. Ritiro? Se serve lo faremo». E poi: «Lo scudetto? No, ora dobbiamo pensare a qualificarci per la prossima Champions».
Tonfo Juve. Pesante stop per la Juventus. Cade allo Stadium di fronte al Monza, sul 2-0 già al 45', e Palladino si conferma la bestia nera di Allegri. I bianconeri allungano a tre la striscia di gare senza successi in campionato, dopo la sconfitta di Napoli e il pareggio casalingo con l'Atalanta. La 'missione impossibile’ della rincorsa all'Europa, evocata dopo la penalizzazione di 15 punti, si complica ulteriormente. Ora, classifica alla mano, i bianconeri sono più vicini alla serie B (+11) che alla zona Champions (-15). Palladino invece bissa il successo dell'andata e scavalca in classifica proprio la sua ex squadra da calciatore. Applausi allo Stadium per i ritorni di Vlahovic e Pogba, ma solo il centravanti è sceso in campo nella ripresa. «Fino a ieri parlavo dei 38 punti», ha detto il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, «ora dico che ne abbiamo 23: è la realtà dei fatti, dobbiamo fare punti per la salvezza perché altrimenti ci facciamo male». Giovedì è tempo dei quarti di Coppa Italia contro la Lazio: »Dobbiamo recuperare le energie, sarà una gara da dentro o fuori », il pensiero del tecnico, «e vedremo come utilizzare Pogba: avrei voluto inserirlo già oggi (ieri, ndc), ma poi la gara è andata diversamente, in coppa potrà partire dall'inizio oppure subentrare, anche perché è una sfida che può durare 120 minuti».
Pari Lazio. La Lazio manca l'obiettivo della terza vittoria di fila dopo il sontuoso 4-0 sul Milan, e anzi rischia una ko in extremis, ma l'1-1 all'Olimpico con la Fiorentina la lascia nell'altissima classifica - il Napoli è su un altra orbita -, complice il nuovo capitombolo dei rossoneri.
Ligue 1: Verratti espulso. Pari (1-1) tra Reims e Paris Saint Germain. L’abruzzese Marco Verratti ha iniziato dalla panchina e nella ripresa, dopo l’ingresso in campo, ha rimediato un rosso diretto.
Angelo Caradonna