Peppe De Cecco

CALCIO / SERIE B

Pescara, De Cecco bussa a soldi per il Poggio 

Ingiunzione del tribunale per gli affitti. Sebastiani: pagamenti sospesi per il Covid

PESCARA. Si irrigidiscono i rapporti tra l’ex presidente del Pescara Peppe De Cecco e Daniele Sebastiani, attuale numero uno del club biancazzurro.
Il pomo della discordia è il centro sportivo Poggio degli Ulivi di Città Sant’Angelo di proprietà della Prosport srl e in uso al Pescara da anni.
La società di De Cecco, infatti, ha ottenuto dal tribunale di Pescara un’ingiunzione di pagamento per una somma di circa 180mila euro che rappresenta la differenza tra quanto versato come canone di affitto dal Delfino e quanto previsto secondo i calcoli della Prosport srl.

Daniele Sebastiani

Le parti nel 2017 avevano firmato un preliminare per il passaggio del centro sportivo nel patrimonio del Pescara calcio a cui però non è stato dato seguito secondo i termini previsti. E così si è andati avanti con il versamento del canone di affitto in attesa di eliminare gli ostacoli che si frappongono alla vendita davanti al notaio. La notizia dell’ingiunzione di pagamento verso il Pescara calcio è iniziata a circolare nel tardo pomeriggio ed è stata confermata poi dall’avvocato della Prosport srl, Pierluigi Vasile. «In effetti, è così», ha detto in serata, «la società che rappresento, la Prosport Adolfo De Cecco srl ha notificato alla Delfino Pescara il decreto ingiuntivo con il quale il tribunale ingiunge il pagamento di una somma relativa ad una differenza non pagata relativa al contratto di affitto di azienda del centro sportivo in essere tra le parti e in scadenza nel 2023».
Il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani dice di essere all’oscuro dell’iniziativa. «Non mi è passato niente di ciò per le mani. Al Poggio degli Ulivi stiamo portando avanti dei lavori, tra l’altro frenati anche dall’emergenza Covid. Altri ne abbiamo realizzati in questi anni. Stiamo lavorando per arrivare al passaggio di proprietà del centro sportivo che finora non è avvenuto non certo per colpa nostra. Abbiamo pagato il canone di affitto fino a maggio», continua Sebastiani, «poi sospeso a causa del Covid così come il leasing della società proprietaria del centro sportivo. Abbiamo pagato gli stipendi di ottobre e novembre ai tesserati in anticipo, figurarsi se può far paura alla società il canone d’affitto del Poggio. Se non l’abbiamo pagato c’è un motivo. Dell’iniziativa di De Cecco non so niente, ma se corrisponde al vero poi so io che cosa dire e come comportarmi». Innanzitutto, facendo opposizione al decreto ingiuntivo. E poi, probabilmente, continuando a trattare con De Cecco. «Gli spazi per una ricomposizione della controversia ci sono sempre quando c’è la buona volontà delle parti», ha detto infatti il legale Pierluigi Vasile, «vedremo se ci saranno le condizioni».
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