Stasera la sfida con il Livorno il primo vero test per Stroppa Romagnoli: difesa più solida

A Castel di Sangro il memorial Morosini con inizio alle ore 20,45 Il baby Perrotta: «Lavorare con la prima squadra per me è un sogno»

RIVISONDOLI. Tutto pronto a Castel di Sangro per il primo memorial dedicato al compianto centrocampista Piermario Morosini. Per il Pescara, si tratta del primo match probante, dopo le due amichevoli contro i dilettanti. . Un'amichevole particolarmente sentita dai due club, protagonisti loro malgrado di quel tragico 14 aprile in cui perse la vita il giovane Morosini durante Pescara-Livorno. Si giocherà al Patini con il calcio d'inizio previsto al le ore 20.45. Stabiliti i prezzi dei biglietti che andranno dai 10 euro per le due curve, ai 15 per i distinti, fino ai venti per la tribuna centrale. Dopo le scorpacciate di gol nelle precedenti amichevoli, quello di stasera sarà per la difesa biancazzurra, il primo esame in vista della nuova stagione. Punto fermo della terza linea, Simone Romagnoli, che si appresta a vivere la sua prima stagione nella massima serie. «A Pescara sto bene e sono contento di essere rimasto, certo essere accostati al MIlan fa piacere, ma è stata solo una voce». Nelle giovanili rossonere è stato allenato da Stroppa, se lo ritrova dopo due anni di Zeman; quali differenze ha riscontrato? «Entrambi vogliono dare una precisa impronta alla squadra; si differenziano forse maggiormente nella fase difensiva, con mister Stroppa che è più accorto».

Ritrova Stroppa a distanza di qualche anno, che impressione le ha fatto? «Il mister è carico come sempre, ci sta trasmettendo tanto entusiasmo». Dopo due anni di Zeman è difficile cambiare? «Forse un po’, per noi centrali difensivi ad esempio cambia la fase di copertura, cosi come per i terzini che saranno meno arrembanti». Ci sono invece maggiori similitudini nella preparazione atletica. «Si è molto dura con entrambi, ecco in questo caso l'averla già sperimentata con Zeman, per noi della vecchia guardia è stato sicuramente un vantaggio». A proposito di nuovi, Cosic, che impressione le ha fatto? «Uros penso sia bravo, cosi come mi ha stupito molto Bjarnason». Nella giovane difesa biancazzurra, si sta mettendo in mostra anche il 18enne Marco Perrotta. «Sto vivendo un sogno, mi sto adattando a fare sia il centrale che il terzino perché ho tanto da imparare». Potrebbe però essere ceduto per fare esperienza, l'idea la preoccupa? «Ho 18 anni e devo ancora imparare tanto, se la società pensa che facendo esperienza posso migliorare per me va bene». Con chi ha legato? «Con Nielsen e con Maniero che è molto simpatico; cosi come con i romani Caprari, Brosco e Soddimo con cui capita di giocare a carte, senza dimenticare David M’Boye con cui divido la stanza in albergo».

Alberto Teti

©RIPRODUZIONE RISERVATA