Daniele Sebastiani, presidente del Pescara calcio

PESCARA / C'E' L'ACCORDO

Taglio degli stipendi, i giocatori rinunciano a due mensilità 

In cambio il presidente Sebastiani promette: «Se la società recupererà una parte degli introiti persi la girerà ai tesserati» 

PESCARA. «Ringrazio la squadra per la fiducia». Trattativa conclusa, accordo trovato per il taglio degli stipendi. I calciatori e lo staff del Pescara rinunciano alle mensilità di marzo e aprile in cambio della promessa del presidente Daniele Sebastiani. «Se riusciremo a chiudere il campionato e la società recupererà una parte degli introiti persi, questi verranno distribuiti ai tesserati», annuncia il massimo azionista biancazzurro. «Così, invece, di perdere due mensilità i ragazzi riavrebbero qualcosa indietro e, alla fine, la rinuncia potrebbe essere di un mese e mezzo o, meglio ancora, di un solo mese». Al momento, gli effetti devastanti di un eventuale stop al torneo sono stati scongiurati (Sebastiani aveva ipotizzato un danno pari a 5 milioni di euro), ma ciò non significa che le società di calcio non avranno ripercussioni negative sul bilancio, causate ad esempio dai mancati incassi al botteghino, dalla rimodulazione dei contratti di sponsorizzazione e altre voci. «Ora, però, il campionato ricomincerà», spiega Sebastiani, «di certo avremo meno problemi di quelli che ci sarebbero stati in caso di sospensione definitiva. Ho illustrato la mia proposta ai tesserati trovando l’intesa per la riduzione degli emolumenti in pochissimo tempo. Non c’è stato un solo giocatore o procuratore che abbia fatto delle obiezioni. Il loro comportamento mi ha riempito di orgoglio, si sono fidati della mia parola». La diminuzione dei compensi interessa i giocatori o collaboratori che hanno un reddito lordo superiore a 50.000 euro, invece chi ha contratti inferiori beneficerà della cassa integrazione e non sarà coinvolto.
In campo il venerdì? Entro il week end la Lega B comunicherà le date e gli orari delle ultime dieci giornate della stagione regolare. La prima, preceduta dal recupero Ascoli-Cremonese (mercoledì 17 giugno, forse alle 19) si aprirà con l’anticipo Spezia-Empoli (venerdì 19), poi sette partite in programma sabato 20 (cinque alle 18/18,30, due alle 20,30/21) tra cui Pescara-Juve Stabia all’Adriatico, infine domenica 21 i posticipi Cremonese-Benevento e Ascoli-Perugia. Molto probabilmente sarà l’unico turno-spezzatino, le altre nove giornate si giocheranno con le squadre in campo nello stesso giorno: il venerdì. «È un’ipotesi concreta», precisa Sebastiani, «in tal modo eviteremmo sovrapposizioni con la serie A e saremmo un po’ più tranquilli in caso di sospensione del campionato e conseguente cristallizzazione della classifica, dal momento che tutte le squadre avrebbero disputato lo stesso numero di gare». Se si giocasse il venerdì, i tre turni infrasettimanali andrebbero in scena il lunedì o il martedì.
Neopromosse scatenate. Reggina, Vicenza e Monza già proiettate sul prossimo torneo di B. Il club calabrese ha messo le mani su Jeremy Menez ex esterno offensivo di Roma e Milan, i veneti hanno chiesto al Milan il promettente difensore centrale Matteo Gabbia (in passato corteggiato dal Pescara) e il centrocampista di fascia destra Alexis Saelemaekers, mentre il Monza di Silvio Berlusconi ha addirittura messo a segno il primo colpo per il campionato 2020-21 depositando il contratto preliminare di Andrea Barberis, forte mezzala in scadenza con il Crotone.

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