Teramo, vittoria del cuore contro Biella

Rimonta biancorossa nel finale, l'Angelico si arrende

TERAMO. Giocheranno o non giocheranno? Alla vigilia era questo l'arcano a cui, in molti, volevano dare una risposta. Ebbene, la Banca Tercas Teramo è scesa in campo ed ha conquistato due punti d'oro in chiave salvezza superando l'Angelico Biella nel recupero della gara non giocata lo scorso 5 febbraio. Una rimonta d'autore. Meglio di così, verrebbe da dire, non era possibile ottenere nelle condizioni attuali.

Anche perché oltre alla questione relativa al mancato pagamento degli stipendi per i giocatori, c'era il fatto che Teramo tornava in campo dopo una lunga pausa dovuta alla neve. E, specialmente all'inizio della contesa, si è visto eccome. Sotto ritmo e con tanti errori commessi. Non, però, nell'ultimo quarto in cui i biancorossi hanno sciorinato una delle più belle prestazioni della stagione. 34 punti segnati in appena dieci minuti e partita rivoltata come un calzino. Si è passati da un successo comodo per l'Angelico Biella ad una vittoria, forse insperata, ma voluta e cercata, da parte di Teramo che fa un bel balzo in avanti in classifica distanziandosi, ulteriormente, da Casale Monferrato e, quindi, dalla zona caldissima. Una di quelle serate, forse, irripetibili.

Le prime avvisaglie sembrano positive, 6-3, ma l'Angelico è brava ad approfittare dei tanti errori, in attacco, di Teramo: al 6' è +10, 6-13 e con l'ex Jurak tocca anche il +10, 14-24. Sembra una sfida segnata, ma ci pensano Ricci e Cerella, tra i migliori, a riavvicinare i biancorossi: 21-27. Biella prova a scappare di nuovo (21-32), ma un fallo tecnico fischiato alla panchina della Banca Tercas per proteste ha il merito di svegliare pubblico e squadra: break di 8-0 e sfida quanto mai riaperta: 33-34, 33-36 al riposo. In avvio di terzo quarto coach Ramagli è costretto a chiamare time out dopo quattro minuti con Biella sopra di 9, 37-46. Suona la carica ancora Cerella, meno 4 sul 44-48, ma l'Angelico gioca con tranquillità e le triple di Dragicevic e Chessa suonano quasi come una sentenza: 48-60 a fine terzo quarto.

Strada in salita per i biancorossi con coach Ramagli che prova a strigliare i suoi durante il mini-intervallo. E Teramo risponde alla grande. Ancora Cerella infiamma il pubblico: due triple ed ecco il -7, 55-62.

Si surriscalda, finalmente, il clima al Palascapriano e Biella sembra patire questo tipo di atmosfera. Polonara e Cerella, sì ancora lui, rimettono tutto in discussione: 61-62.

Un canestro in contropiede con relativo fallo e tiro libero aggiuntivo di Goods, permettono alla Tercas di tornare avanti: 67-66.

Biella sparisce dal campo e le triple di Fultz e Amoroso servono a spaccare in due la partita. 79-73 quando si entra nell'ultimo minuto.

Rispetto alla sfida contro Treviso non ci sono errori e, al suono della sirena finale, a braccia alzate, Teramo ed i tifosi festeggiano la vittoria con Amoroso che abbraccia uno dei soci, Antonio Pellecchia, il figlio di Lino. Che sia l'inizio della rinascita?

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