La coreografia della curva nord "Marco Mazza" (foto di Luciano Adriani)

l'AMBIENTE / LO STADIO TORNA BOLLENTE

Tifo, coreografie e ricordi: l'Adriatico è da record

Quasi 10mila sugli spalti, la città si stringe attorno alla squadra biancazzurra. Curva nord stracolma e sostegno incessante nel ricordo di Domenico Rigante

PESCARA. Per i non giovanissimi è stato come un ritorno al passato, per la città uno spettacolo inconsueto, che ha sorpreso molti e incuriosito tanti. Il raduno degli ultrà biancazzurri davanti la vecchia stazione è stato una sorta di rumorosa colorata "ouverture" di una giornata che non poteva non concludersi in festa. Il sabato del tifo è iniziato ben prima delle 11, con l'arrivo in centro dei primi fan, rigorosamente muniti di sciarpe e bandiere, i primi cori non tardano a levarsi presto seguiti da cori inneggianti ai biancazzurri e rituali saluti agli ospiti di turno, con gli ormai tradizionali "omaggi" a virtù della veronese più famosa di sempre, Giulietta, che Shakespeare aveva "omesso" di rivelarci. Prima di mezzogiorno le avanguardie biancazzurre iniziano il trasferimento in corteo allo stadio. Moto e auto strombazzanti attraversano la città nella maniera più rumorosa possibile. Certo non è che una versione abbastanza ridotta delle storiche falangi, le valanghe degli anni ruggenti, ma in verità non ne fanno rimpiangere entusiasmo e fantasie. Del resto l'avversario è quel Verona, protagonista storico di tante battaglie decisive in questa è altre categorie. Quasi tre ore prima dell'inizio del match viale Pepe è già in pieno clima partita. Sventolano bandiere, si levano nuovi e vecchi canti, panini, pizzette e birre reintegrano calorie e regalano sollievo a gole già provate. La temperatura sale alle stelle verso le 13,30, all'arrivo del pullman della squadra biancazzurra. Un'accoglienza come nelle giornate più luminose. Che diventa incitamento senza sosta fin dai primi passi del riscaldamento. Intanto anche il resto dello stadio si affolla, buona risposta di una città finora anche troppo distaccata al segnale lanciato dalla società con la riduzione dei prezzi. Nord colma, Distinti affollati come poche volte negli ultimi tempi, per un record stagionale di 9.939 presenti (6.271 paganti 3.268 abbonati e circa 300 veronesi). Si affolla pure la tribuna, ovviamente: ci stanno quasi tutti i 500 candidati alle comunali, con alcuni aspiranti sindaci in bella mostra. Non mancano addetti ai lavori, tra cui i ds Fabio Lupo, Armando Ortoli e Marco Giannitti, oltre a diversi procuratori e allenatori, come il pescarese Andrea Camplone. Una passione che non può non coinvolgere una squadra che forse solo ora intuisce cosa può innescare tra qualche settimana. E non può non essere ricambiata. Prima con la commozione nel ricordo di Domenico Rigante, grande cuore biancazzurro troppo presto fermato, poi con una prestazione che pur non premiata dai tre punti perlomeno non lascia rimpianti sul piano della generosità.