L'esultanza di Gaston Brugman, autore della rete della vittoria (foto Giampiero Lattanzio)

SERIE B

Un gioiello di Brugman illumina il Pescara 

Salernitana battuta 1-0: il primo gol stagionale su punizione dei biancazzurri è un lampo nel buio in una gara povera sul piano tecnico.  Ora la zona play off è a due punti

PESCARA. La straziante sensazione di povertà tecnica del pomeriggio dell’Adriatico-Cornacchia viene stravolta dal giocatore con i piedi più educati, tra quelli in campo. La rete di Gaston Brugman a dieci minuti dalla fine è un lampo nel buio, illumina la prestazione del Pescara all’insegna del vorrei ma non posso. Ridà fiato alla curva Nord, spazza i venti di crisi e irrobustisce la classifica dopo due sconfitte di fila. Spezza l’equilibrio all’insegna della mediocrità. Ridà serenità all’ambiente. Quella punizione dal limite pennellata dal destro dell’uruguaiano sul palo del portiere Radunovic premia la squadra che ci crede di più, nonostante i limiti confermati anche ieri contro la Salernitana. Tanto agonismo, poca, pochissima, tecnica. E’ la sesta vittoria stagionale per 1-0 dei biancazzurri, un trend che fa a cazzotti con la filosofia zemaniana. Ma questo - piaccia o no - non è il Pescara di Zeman, ha poco o niente di quei concetti di gioco che hanno fatto del boemo un’icona del calcio italiano. La conferma anche ieri, una partita indirizzata sullo 0-0 e sbloccata dalla prima rete segnata su calcio di punizione, alla quarta giornata di ritorno. Una prodezza di Brugman, quella che permette al Pescara di continuare a sperare nei play off in attesa di tempi migliori.

L’ottava posizione è a due lunghezze, ma per conquistare un posto nella griglia degli spareggi promozione ci sarà da sudare, perché non potrà bastare questo Pescara per sognare, a partire dalla trasferta di sabato a Chiavari contro la Virtus Entella che ha vinto (con un po’ di fortuna) a Terni. Troppi meccanismi da oliare, ancora un centrocampo che non gira. Poca qualità nei singoli, è la sensazione che emerge in un pomeriggio avaro di emozioni. Gli esterni d’attacco non fanno ancora i movimenti tipici del 4-3-3 di Zeman. Tanti dettagli (ad esempio squadra spesso lunga) da perfezionare fanno un Pescara incompiuto. Che è generoso e combattivo, ma va a intermittenza. Molti errori sono basilari, di natura tecnica. Come quando, al 17’, Valzania “cicca” il pallone invitante servito in area da Pettinari. Al 24’ è il portiere Fiorillo che ci mette una pezza su una conclusione del mancino granata Zito. Poi, il portiere Radunovic salva su Pettinari. Il Pescara ci prova, ma non entusiasma. Non è brillante. E’ abbastanza efficace nelle retrovie dove l’esordiente Gravillon lascia una buona impressione, ma non incide più di tanto. Nella ripresa - con la Salernitana che passa dal 3-5-2 al 4-3-3 con l’ingresso di Di Roberto per Schiavi - Pettinari il gol lo realizza, ma la terna arbitrale gli nega la gioia per un presunto fuorigioco millimetrico. Partita che si trascina stancamente con due squadre che non riescono a superarsi. Sembra destinata verso lo 0-0 fino a quando, al 35’, il gioiello di Brugman fa esplodere di gioia l’Adriatico-Cornacchia sempre più vuoto. Poi, c’è un’altra occasione a legittimare il successo, ma, al 41’, il nuovo entrato Bunino conclude addosso a Radunovic da posizione favorevole.
Finisce con Colantuono espulso e di nuovo sulla graticola. Seconda sconfitta di fila per la Salernitana che ambisce ai play off, ma, al pari del Pescara, non ruba l’occhio e lì davanti non lascia il segno. Soprattutto, non ha un Brugman, ovvero un giocatore che possa fare la differenza.
@roccocoletti1

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PESCARA 1 - SALERNITANA 0

PESCARA (4-3-3): Fiorillo, Balzano, Gravillon, Perrotta, Mazzotta, Valzania, Carraro (32’ st Proietti), Brugman, Yamga, Pettinari (32’ st Bunino), Mancuso. In panchina: Savelloni, Fiamozzi, Campagnaro, Elizalde, Machin, Baez, Capone, Cocco. Allenatore: Zeman.

SALERNITANA (3-5-2): Radunovic, Casasola, Schiavi (1’ st Di Roberto), Monaco, Pucino, Minala, Della Rocca (12’ st Kiyine), Zito (36’ st Bocalon), Popescu, Palombi, Sprocati. In panchina: Adamonis, Russo, Vitale, Signorelli, Rosina, Tuia, Di Roberto, Rossi. Allenatore: Colantuono.

ARBITRO: Martinelli di Roma. RETE: 35’ st Brugman. NOTE: Spettatori 7.164 per un incasso di 46.129 euro (abbonati 4.914 per un rateo di 30.664,00 euro), ospiti 504. Ammoniti Schiavi, Carraro, Gravillon. Al 45’ st allontanato il tecnico della Salernitana, Colantuono, per proteste. Pescara con il lutto al braccio per ricordare Bruno Pace. Angoli: 3-3. Recupero: 1’ pt, 4’ st.

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