Acqua, via libera al potabilizzatore

La Asl autorizza il Ruzzo a utilizzare l’impianto per aumentare la portata nella rete idrica ed eliminare i disagi sulla costa

TERAMO. È entrato in funzione dopo l’ok della Asl il potabilizzatore di Montorio, che darà respiro ai residenti della zona costiera che, soprattutto nella fascia da Cologna a Martinsicuro, passando per Tortoreto, dall’8 agosto scorso combattono con il disagio di un servizio a singhiozzo. Arrivato il nulla osta della Asl al gestore unico del ciclo integrato delle acque nell'Ato Teramano, il Ruzzo, finalmente si è potuto attivare il grande impianto, il deus ex machina che dovrebbe garantire un servizio di erogazione nella normalità, dalla costa alle zone collinari.

A dare la buona notizia, dopo una giornata in attesa del «responso» della Asl – che a sua volta ha dovuto aspettare la risposta dell’Arta sulle analisi dell’acqua «potabilizzata» dall’impianto di Montorio – è stato ieri il presidente del Ruzzo, Antonio Forlini. Questo significa che in rete è finalmente stata immessa acqua potabile, che dovrebbe essere arrivata nelle case già nella notte,dopo tre settimane di servizio a singhiozzo che ha mandato su tutte le furie i residenti, gli esercenti e i gestori di attività di ristorazione e creato disagi ai turisti. E proprio alcuni residenti di Martinsicuro nei giorni scorsi hanno inviato un esposto contro la Ruzzo Reti, al sindaco, al prefetto, ai carabinieri, all’Adiconsum e a Federconsumatori. Intanto da quest'anno la Asl ha reso noto di voler rendere i controlli più stringenti.

«Con il nulla osta della Asl abbiamo potuto immettere in rete acqua potabilizzata», spiega Forlini, «ripristinando la normalità in modo da poter affrontare le prossime settimane con maggiore tranquillità, ma i limiti rimangono strutturali in una fascia territoriale in cui l’urbanizzazione dovuta alla crescita della popolazione ha reso gli impianti inefficienti. Intanto abbiamo evitato di affrontare giorni ancora più difficili, soprattutto nelle zone interne», in quanto con lo scemare della stagione estiva e il rientro a casa dei residenti ripartono i consumi, riaprono le aziende. «Inoltre», prosegue Forlini, «le sorgenti fino a ottobre perderanno la portata, che finora è stata elevata, e ci dobbiamo predisporre ad affrontare quella china». Ossia: utilizzando l’acqua potabilizzata dell’impianto di Montorio. Il problema delle condutture dovrà, però, essere affrontato una volta per tutte. Per quanto riguarda le zone più interne, la quantità di acqua «portata» dalle condutture è giusta secondo Forlini; il sottodimensionamento riguarda più che altro «le condutture litoranee», spiega, «da Ponte Vomano a Roseto, poi da Roseto fino a Campo a Mare, e da lì fino a Martinsicuro».

L’attivazione del potabilizzatore attenua nell’immediato il disagio della carenza di acqua sulla costa, «anche se l’acqua quest'anno c'è stata in abbondanza», spiega Forlini, per le piogge primaverili ed estive e grazie ai consumi non elevati fino ai primi di agosto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA