presa di posizione di d’alberto 

«Alta velocità anche per Teramo» 

Il Comune non vuol restare fuori dal progetto della Roma-Pescara

TERAMO. Il Comune non vuol restare fuori dalla Tav per Roma. L’ipotesi di un collegamento ferroviario ad alta velocità tra Pescara e la capitale non va giù al sindaco Gianguido D’Alberto. Secondo lui Teramo e L’Aquila non possono restare fuori dal progetto. «Si tratta di città che assumono una dimensione centrale nei rispettivi territori e si trovano all’interno dei crateri sismici», ricorda, «è inammissibile che si parli di ricostruzione ma che essa venga concepita senza un sistema infrastrutturale adeguato». Il sindaco e l’assessore alla mobilità Maurizio Verna sono pronti a dare battaglia contro l’ennesima iniziativa che definisce «un Abruzzo a due velocità». Dal consiglio comunale, dunque, coinvolgeranno le istituzioni a tutti i livelli, fino al governo, per porre la questione. «Non chiederemo solo di realizzare una linea ad alta velocità Pescara-Teramo-L’Aquila-Roma», affermano, «ma chiederemo che la si realizzi non adeguando l’attuale rete infrastrutturale bensì creandone una nuova».
Di questo si è parlato a margine di un incontro tra gli amministratori e Agostino Ballone, presidente del gruppo Baltour che gestisce il trasporto urbano. Preoccupazione è stata espressa sulla mancanza di certezze sull’avvio delle gare di riaffidamento del servizio di competenza regionale, ma soprattutto per i minori contributi di cui Teramo dispone rispetto agli altri capoluoghi abruzzesi. Un riequilibrio sarebbe necessario, a detta degli amministratori, anche alla luce degli spostamenti demografici determinati dal terremoto che hanno portato molti cittadini in aree periferiche. «Chiediamo oggi, con maggior forza del passato, di essere adeguati in termini di rimborsi almeno ai chilometri riconosciuti a Chieti», afferma Verna, «siamo vittime di una inaccettabile disparità».(g.d.m.)
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