TERAMO

Aneurisma, la Asl di Teramo avvia lo screening che salva la vita

E’ partita la campagna per controllare 500 ultra65enni e prevenire la rottura di dilatazioni all’aorta addominale

TERAMO. Uno screening che può significare evitare una morte certa. Lo ha avviato a fine dicembre la Asl di Teramo unica in Abruzzo (e una delle poche in Italia) sull'aneurisma dell'aorta addominale, una patologia grave che colpisce il maggior vaso del nostro organismo. Si tratta di una dilatazione progressiva di una porzione del tratto addominale dell'aorta che ne indebolisce irreversibilmente la struttura. I fattori di rischio comprendono l'età al di sopra dei 65 anni, l'ipertensione arteriosa, il colesterolo alto, il fumo.

E’ una patologia che non presenta sintomi e che si manifesta clinicamente solo quando l’aneurisma si rompe provocando forti dolori addominali e un massiccio sanguinamento, con necessità di un intervento chirurgico in urgenza, gravato da un elevato rischio di morte, fino al 90%. «Individuare la presenza di un aneurisma dell'aorta addominale prima che sopraggiungano le complicanze permette di eseguire un intervento chirurgico con rischio molto basso. Da alcuni anni è possibile eseguire, anche nel nostro ospedale, in Chirurgia vascolare, una procedura endovascolare per il trattamento dell'aneurisma dell'aorta addominale che presenta basso rischio di complicanze ed eseguibile anche in presenza di età avanzata e comorbidità», spiega Emma Altobelli, responsabile dell’unità di epidemiologia e statistica della Asl e coordinatrice del progetto, insieme al reparto di chirurgia vascolare.

A questo serve lo screening – che rientra in un progetto sulle diseguaglianze sociali elaborato dalla professoressa Altobelli e approvato l’anno scorso dalla Regione – che fino a maggio coinvolgerà 500 pazienti. «La popolazione target è fra i 65 e i 75 anni», spiega, «e per dare la stessa opportunità a tutti selezioniamo casualmente tramite l'anagrafica regionale i pazienti. Vengono chiamati per appuntamento ogni giovedì nell'ambulatorio ecografia di circonvallazione Ragusa. Infatti basta un'ecocolordoppler all'addome per rilevare la dilatazione e in questo caso il medico darà indicazione sull'iter da fare». Sono state già diagnosticate alcune dilatazioni. E’ certamente uno screening salvavita, gratuito, e se quest’anno il progetto sarà riapprovato – peraltro ha un basso costo, non supera i 20mila euro – si potranno coinvolgere più pazienti.

leggi anche: Controlli anti-cancro su 90mila persone Partono gli screening per prevenire il tumore all’utero, alla mammella e al colon, coinvolti tutti i medici di base

Lo screening , attuato con il supporto dei medici di medicina generale e di Valerio Profeta, coordinatore dell'assistenza sanitaria territoriale è l’ultimo arrivato. Sono in atto infatti altre tre screening, per prevenire il cancor alla cervice uterina, alla mammella e al colon retto. In quest’ultimo caso la popolazione target annuale è di 39.192 pazienti (50-69anni), per quello alla mammella 20.027 donne (50-69anni ), e quello all’utero28.807 (25-64 anni). Un problema è rappresentato dal fatto che l’elenco dei nomi, fornito dalla Regione, non è aggiornato: ci sono casi in cui vengono chiamati pazienti deceduti o le lettere vengono inviate a vecchi indirizzi. «Se l'anagrafica non viene aggiornata non è colpa nostra. Ma le persone che non hanno ricevuto la lettera e sono nella fascia di età indicata possono andare nei punti attivi, fornire l'indirizzo e saranno chiamati», precisa Altobelli. (a.f.)