Botte all'ultrà, condannati tre agenti

Tifoso del Teramo basket manganellato durante i tafferugli con i rosetani

TERAMO. Tre poliziotti del primo reparto mobile di Roma sono stati condannati dal giudice monocratico del tribunale di Teramo Giovanni Cirillo per le lesioni inflitte a un giovane tifoso del Teramo basket, S.S., preso a manganellate al PalaScapriano, al termine della partita Teramo-Roseto del febbraio 2005, dopo aver reagito all'arresto di un amico. Claudio Nannini e Davide Cosentino sono stati condannati a sei mesi per le lesioni, Massimo Nucera è stato condannato a un anno e quattro mesi per il favoreggiamento personale dei due colleghi. Nucera è coinvolto anche nei fatti del G8 di Genova: assolto in primo grado, ha preso tre anni e otto mesi in appello. Cirillo ha condannato i tre anche al risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede.

Secondo la ricostruzione dei fatti emersa in dibattimento, al culmine di tafferugli tra le opposte tifoserie S.S. si scagliò sui poliziotti del reparto mobile - che erano giunti a Teramo di rinforzo, vista la delicatezza della partita sul piano dell'ordine pubblico - dopo aver visto un altro tifoso del Teramo, suo amico, a terra sanguinante per le manganellate ricevute dagli agenti che lo avevano arrestato in quanto brandiva una cinta contro i tifosi ospiti. S.S., a causa della sua reazione, venne anch'egli arrestato.

Processato per resistenza a pubblico ufficiale e ingiurie, il giovane teramano è stato poi assolto in Cassazione. A sua volta ha denunciato gli agenti, sostenendo di essere stato immotivatamente manganellato. «Se il mio assistito doveva essere arrestato», ha detto in sintesi nella sua arringa l'avvocato di S.S., Tiziana Marini, «aveva il diritto di essere arrestato secondo le norme. Perché questo è lo stato di diritto». La storia non finisce qui, e non soltanto perché i tre poliziotti andranno certamente in appello.

Sui tre agenti condannati ieri è ancora in corso, per i fatti del PalaScapriano, anche un procedimento per falso e calunnia. L'ipotesi è che avrebbero cioé alterato i rapporti di servizio per aggravare la posizione del tifoso teramano e giustificare le manganellate. Il pm D'Agostino ha chiesto l'archiviazione ma il gip Tommolini l'ha negata, disponendo altre indagini. (d.v.)

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