Castiglione riparte dalla festa di San Donato 

Niente processione e fiera, ma solo messe per celebrare il patrono nel centro dell’ex zona rossa

CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO. Il Covid ha cancellato la processione e la fiera, ma non il senso di devozione di un’interà comunità al patrono. Soprattutto se la comunità è quella di Castiglione Messer Raimondo, centro della ex zona rossa della Val Fino che con le sue 14 vittime ha pagato il prezzo più alto. Così ieri, giornata in cui si celebra la ricorrenza di San Donato, c’è stato il pellegrinaggio a piedi di tanti fedeli e la partecipazione a tante funzioni religiose. A partire dalle 4 del mattino, infatti, una messa è stata celebrata ogni ora fino a quella delle 19 con il vescovo di Pescara Tommaso Valentinetti.
Dice il sindaco Vincenzo D’Ercole: «A Castiglione per tutti noi, per la nostra comunità, per il nostro paese, una festa patronale atipica. Non ci sono luminarie, non ci sono giostre, non ci sono le classiche bancarelle, non c'è la tradizionale fiera, non ci sono le serate di musica e divertimento. Manca totalmente la parte dei festeggiamenti civili a causa del periodo storico che viviamo, conseguente alla grave e emergenza sanitaria che ha colpito in modo duro e violento la nostra comunità. Lo spirito di devozione, la tradizione e la voglia di ripartenza sono vivi nonostante una festa patronale che oggi più che mai ci porta a ricordare chi ci ha lasciato in questi mesi. Ma è la festa di San Donato, il nostro patrono, una giornata vissuta spiritualmente tramite le celebrazioni religiose in un paese che dopo tante sofferenze è pronto a ripartire e a lavorare per la festa di San Donato del prossimo anno».(d.p.)
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