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Dalle case Ater inagibili i ladri portano via anche i mobili

TERAMO. Non cessa lo stillicidio di furti nelle case Ater di Colleatterrato rese inagibili dal terremoto del 2016. Nel palazzo di via Giovanni XXIII dove poco più di una settimana fa c’è stato un...

TERAMO. Non cessa lo stillicidio di furti nelle case Ater di Colleatterrato rese inagibili dal terremoto del 2016. Nel palazzo di via Giovanni XXIII dove poco più di una settimana fa c’è stato un raid di ladri-vandali, quasi certamente tossicodipendenti visto che sono state ritrovate delle siringhe usate, il bilancio si è aggravato a seguito dei sopralluoghi condotti dagli inquilini dopo che il Centro aveva pubblicato la notizia. Ebbene, alcune famiglie che fino all’autunno di quattro anni fa abitavano in quell’edificio hanno denunciato la sparizione di elementi di mobilio, come comodini e divani. Questo potrebbe significare che a violare il palazzo inagibile potrebbero non essere solo dei tossicodipendenti alla ricerca di oggetti anche di scarso valore da rivendere per fare qualche euro, ma anche dei senzatetto o degli indigenti bisognosi di “arredare” qualche alloggio di fortuna. In ogni caso, stabilire chi sia a compiere questi furti è secondario rispetto alla necessità di prevenirli. Roberto Di Timoteo, che in quell’edificio è proprietario di un alloggio acquistato molti anni fa dall’Ater, minaccia un esposto in Procura: «L’Ater deve garantire la sicurezza del proprio patrimonio, non tocca certo a noi impedire che ladri e vandali entrino in un palazzo peraltro inagibile».(d.v.)
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