Domani un corteo contro l’impianto per rifiuti liquidi 

Nereto, il comitato civico ha raccolto più di duemila firme Solidarietà di Forum H2O: «Il Vibrata è già super inquinato»

VAL VIBRATA. La Val Vibrata si mobilita in massa contro la costruzione di una piattaforma di trattamento reflui liquidi industriali non pericolosi a Nereto, da parte della Wash Italia. Ebbene, i banchetti, in pochi giorni, hanno totalizzato 2.134 firme nei 25 punti raccolta in vallata. Un risultato che rinfranca lo spirito dei promotori del comitato contrario all’opera ma che ancora non salva il territorio dalla potenziale costruzione dell’impianto.
Raffaele Quaglia, a capo del comitato, serra le file dei vari movimenti e si prepara alla battaglia sostenuto da un’intera vallata come pure il sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, ha trovato il sostegno dei colleghi. I colori politici abdicano di fronte alla scottante problematica facendo una sola voce. Anche il mondo studentesco è pronto a scendere in piazza. Domani, se il questore fornirà il nulla osta (il comitato sta preparando le carte), è previsto un corteo pacifico che dal centro cittadino si sposta verso via Primo Maggio nella zona industriale attraversando la sede della Wash Italia, per poi risalire in via Pisacane e tornare in città. Agli studenti si uniranno cittadini, comitati e altri. Il corteo dovrebbe svolgersi dalle 9 alle 12.
Intanto, il Forum H2O offre ampio sostegno alla causa e tira fuori numeri impietosi sullo stato di salute del torrente Vibrata. «Il Forum H2O esprime il suo appoggio al comitato "Uniti per un futuro pulito e vivibile" che in Val Vibrata sta combattendo contro la costruzione di un impianto di trattamento di rifiuti liquidi a Nereto in cui dovrebbero convergere ben 36.000 mc/anno di reflui industriali per decine di codici Cer, progetto presentato dalla Wash Italia. La vallata del Vibrata già ora sconta una pressione antropica elevatissima di centinaia di attività produttive che si ripercuote sulla qualità delle matrici ambientali che sono ben lontane dagli standard comunitari», premette il Forum, «l'Arta nell'ultima classificazione disponibile, relativa ai monitoraggi 2015-2017, pone il Vibrata nella classe "pessimo", la peggiore possibile per via di scarichi eccessivi e incontrollati. La stessa agenzia monitora l'acqua di falda in alcune decine di pozzi riscontrando una contaminazione diffusa oltre i limiti di legge sempre derivante dalle molteplici attività che si svolgono lungo la vallata, da quelle industriali a quelle agricole intensive, addirittura nel 78% dei casi, per nitrati, triclorometano, tetracloroetilene, boro, cloruri, ione ammonio, benzo(b)fluorantene. Di conseguenza il corpo idrico sotterraneo del Vibrata è classificato "scadente"; non rispetta l'obiettivo comunitario di qualità. Ci si aspetterebbe dagli enti coinvolti, a partire dalla Regione che ha l'obbligo comunitario di risanare queste matrici ambientali, un'azione volta ad alleggerire le pressioni ambientali già esistenti assicurando controlli ferrei e misure adeguate. Invece si va nella direzione opposta».
Tornando alle analisi, Quaglia ha fatto analizzare il suo pozzo (a poca distanza dal Vibrata e dall’area produttiva): una delle sostanze cancerogene rilevate in misura superiore alla legge è il tetracloroetilene, usato nelle lavanderie a secco (fonte ministero Salute), ad esempio.
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