Estate, 5 turisti su dieci non tornano nel Teramano

Balneatori e albergatori della costa Sud in allarme, fra l’anno scorso e quest’anno le presenze sono dimezzate

PINETO. Cinque turisti su dieci non vengono più. Il quadro delle prenotazioni per la prossima stagione estiva sulla costa teramana - almeno nella parte più a sud - si preannuncia drammatico.

Sono proprio loro, i balneatori e gli albergatori a cominciare ad avere paura. «E a rendere ancora più difficile la situazione ci si mette anche il maltempo», esordiscono.Ariano Martella è il titolare del lido "La Lucciola" di Pineto nonchè presidente dell'associazione balneatori Roseto-Pineto. E' lapidario: «ad oggi non vediamo grandi prospettive,noi siamo pronti da tempo ad accogliere i turisti e pendolari ma, al momento non c'è movimento. C'e' un pensiero negativo che blocca tutti. Quest’anno avremo più pendolari e più vacanze brevi. Occorrono iniziative capaci di attirare ed interessare la clientela che è sempre più esigente. Noi balneatori abbiamo mantenuto i prezzi dello scorso anno, non possiamo abbassarli altrimenti per noi significherebbe fallire, considerando i costi elevati di tutto e dei servizi che offriamo. Non possiamo sgarrare,viaggiamo sul filo del rasoio». Anche Fabrizio Tontodonati del lido Sinuè a Silvi nord è deluso. «Le prospettive sono pessime, nella zona del Cerrano che doveva essere risistemata al momento mostra ancora le sue brutture. Noi viviamo due tipi di crisi. Quella generale e quella locale, dove gli amministratori non riescono a capire le potenzialità del nostro territorio e lo lasciano nel degrado più assoluto», dichiara. Dalla parte opposta, a Silvi sud, la situazione è ancor più grave. L'erosione ha mangiato metri e metri di costa ed Enrico di Francesco ,titolare dello stabilimento Forza Sette alza le mani: «da 240 ombrelloni che avevamo ce ne sono rimasti solo 100.Con questo freddo la gente non è invogliata a prenotare, Silvi vive una crisi profonda chissa come va a finire !». Nelle vicinanze c'è il mega hotel Hermitage: a vedere il parcheggio vuoto c'è da rabbrividire. Luca, del lido Banacoa a Silvi centro, fa notare: «se consideriamo il calo delle presenze dell'anno scorso, che si è attestato al 20% , ed aggiungiamo un ulteriore calo previsto per il 2013 di un ulteriore 25%, arriviamo a contare che più della metà dei turisti ha abbandonato il nostro territorio in un anno. Il programma estivo di Silvi è ancora in alto mare e non ci sono azioni di stimolo da parte del Comune per attirare clientela».

Gino Aretusi ,titolare dell'hotel "La Pineta", è anche presidente degli albergatori della città di Pineto. Appare pessimista: «le prenotazioni scarseggiano, ciò dipende da un insieme di circostanze: il tempo e la congiuntura negativa. Il numero di turisti della terza età che frequentano il mio hotel è crollato del 20%.Ora i nonni devono aiutare i figli ed i nipoti e non vanno più in vacanza. Molti hotel di Pineto non hanno prenotazioni ed hanno deciso di aprire in ritardo. La gente non si vede in giro». Aretusi conclude: «A luglio ed agosto arriveranno forse tutti all'ultimo momento.Molti sono incollati al sito meteo.it e prenotano in base alle previsioni metereologiche. Certo è che con due mesi di lavoro non si va avanti. Bisognerebbe "macinare" bene da Pasqua fino a settembre. Ma al momento è solo un sogno». Sul versante di Roseto lunedì scorso passeggiando per il lungomare bagnato da una leggera pioggerella, il quadretto era più che desolante. Gelaterie vuote, pub con una manciata di stranieri,stabilimenti aperti per il servizio ristoro ma con davanti una marea di ombrelloni serrati. Intanto a Giulianova sono comparsi i primi cartelli affittasi attaccati sui cancelli delle case. C'è scritto:"Affittasi agosto, con luglio gratis". Ciò la dice lunga su quelle che sono le nuove tecniche per attirare le prenotazioni. Il titolare di un bed and breakfast di Atri racconta di aver fatto la prova ad abbassare drasticamente i prezzi esposti sul suo portale web per la prima settimana di giugno. Dice:«ho avuto molti contatti, ma poi ho rifiutato la prenotazione perchè facendomi i conti in tasca non mi rimaneva nulla, tolte le spese».

Domenico Forcella

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