Fiume invaso da migliaia di buste

Roseto, affiorano sulle sponde del Tordino. I pescatori: «L’inquinamento fa strage di pesci»

ROSETO. Migliaia di buste piene di spazzatura sotterrate poco distante dal centro abitato. L’inquietante scoperta è avvenuta lungo le sponde del fiume Tordino, in località Cologna Spiaggia, la più importante frazione di Roseto. A denunciare la situazione sono stati i pescatori aderenti al Cogevo, l’associazione di vongolari presieduta da Walter Squeo, i quali hanno scoperto la discarica interrata dopo che la forte corrente del fiume, alimentata dalle recenti piogge, ha iniziato a scavare gli argini fluviali facendo così venire alla luce i rifiuti sotterrati in quella zona da anni.

«Tutti possono vedere questa discarica», sottolinea Squeo «è sotto gli occhi di tutti nell’argine sud del Tordino e poco a poco i rifiuti finiscono in mare». «Dove sono i signori ambientalisti che continuamente attaccano i pescatori di vongole?», gli fa eco Giovanni Di Mattia, responsabile locale di Federpesca «È una vergogna vessare continuamente i pescatori e poi chiudere gli occhi su queste gravi problematiche che gravano sui fiumi e che minacciano turismo e pesca». La discarica era già venuta alla luce qualche anno fa, sempre per effetto dell’erosione dell’argine provocata dal fiume. In quell’occasione proprio sopra l’immondezzaio si poteva notare benissimo un campo coltivato a ortaggi, che poi finivano sulle tavole dei rosetani. Bisogna comunque tenere presente che la discarica scoperta dalla piena, era all’epoca regolarmente autorizzata dal Comune di Roseto ed era stata già oggetto di denuncia da parte di cittadini e comitati.

Questo aspetto, comunque, non sminuisce la gravità della situazione denunciata dalle associazioni di pescatori, i quali tornano a ribadire con forza di essere pronti a provvedere in prima persona alla raccolta di rifiuti in mare, ma solo dopo che verrà allestita all’interno del porto un’isola ecologica per la raccolta differenziata. «Bisogna agire in modo serio per salvaguardare il nostro mare e con esso il lavoro dei pescatori e degli addetti al turismo» incalza Squeo «è solo una vergogna che gli ambientalisti attaccano i pescatori e poi non vedono cosa accade nei nostri fiumi. I veri difensori del mare siamo noi pescatori, tanto è vero che sarà presentata una denuncia alla Procura in merito a questa discarica sotterrata». In più di un’occasione il comitato ‘Città per Vivere’ di Pio Rapagnà ha puntato il dito con forza contro la situazione, disastrosa e ad alto rischio, delle cosiddette vecchie discariche chiuse ma non messe in sicurezza. Alcune di queste sono sorte spontaneamente sulle sponde del fiume Tordino, ora venute alla luce, ma anche nelle cave di ghiaia del fiume Vomano a stretto contatto con le sottofalde acquifere dei pozzi di prelevamento dell’acqua del Ruzzo oggi dismessi, così come a monte del Torrente Borsacchio, nei fossi di Contrada Frischia e in alcuni calanchi a ridosso della fascia costiera tra Roseto e Cologna Spiaggia.

Federico Centola

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