Lo sostiene national geographic

«I calanchi di Atri segno di desertificazione»

ATRI. La famosa rivista di scienze e natura “National Geographic” nel numero di novembre afferma che i calanchi di Atri sono indice del fenomeno della desertificazione. «Manuale di sopravvivenza per...

ATRI. La famosa rivista di scienze e natura “National Geographic” nel numero di novembre afferma che i calanchi di Atri sono indice del fenomeno della desertificazione. «Manuale di sopravvivenza per un pianeta sempre più caldo»si legge nel titolo di copertina e nelle pagine interne è pubblicata una grande foto dei calanchi atriani e sotto una breve didascalia che recita: «Tali suoli sono oggetto di desertificazione, nonostante i calanchi facciano parte del paesaggio appenninico, la loro evoluzione potrebbe accelerare con rapido degrado del suolo a seguito di brevi precipitazioni violente e lunghi periodi asciutti. La desertificazione è un fenomeno che incombe in gran parte delle regioni appenniniche a causa dell’aumento delle temperature estive e della riduzione delle piogge medie». Una diversa lettura del fenomento la dà il direttore dell’Oasi dei Calanchi Adriano De Ascentiis, che al riguardo spiega: «Le argille dei calanchi costituiscono l’ossatura delle nostre colline, e sono solo in parte il risultato della desertificazione dovuta ai cambiamenti climatici. C’è anche un fattore umano risalente a secoli passati ed ancora in atto da considerare. L’uomo è intervenuto praticando la pastorizia intensiva e diverse attività estrattive dell’argilla e della liquirizia. Certo negli ultimi anni l’assetto del suolo è stato oggetto del surriscaldamento estivo e delle piogge violente che hanno portano il terreno a polverizzarsi ed a scendere a valle. Sono un esempio i vari movimenti franosi in atto nella zona di Casoli e in alcune altre frazioni».(d.f.)

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