I fedeli assediano don Marco in chiesa

Messa blindata: padre Carmine deluso s'arrabbia con gli ex parrocchiani e se ne va

MOSCIANO. Neppure padre Carmine, uscito con il nuovo parroco del convento don Marco Trivisonne, è riuscito a placare la protesta dei fedeli riunitisi fuori la chiesa. «Questo è il vostro nuovo pastore», ha detto il frate alla folla che ha però continuato a urlare i suoi "No" finché il priore si è girato e, sconsolato, è tornato all'interno del convento.

«Siete degli stupidi. Me ne vado in questo momento», ha gridato rammaricato il frate. Tutto è iniziato alle 17 quando, in una chiesa blindata con la massiccia presenza delle forze dell'ordine, il vicario del vescovo don Davide Pagnottella ha accompagnato il nuovo parroco del convento, don Marco, che è stato accolto tra i fischi di circa cento persone radunatesi nel piazzale antistante la chiesa per contestare lo sfratto dei francescani e la nomina del nuovo parroco.

Il clima è sembrato subito teso, nonostante la contestazione fosse pacifica: oltre ai carabinieri e ai vigili urbani di Mosciano, c'erano anche numerosi poliziotti e personale in borghese della Digos a scortare il nuovo parroco e il vicario vescovile. La contestazione si è acuita proprio quando è arrivato il vicario. «Dov'è il vescovo? Perché non è qui a presentare il nuovo sacerdote? Era presente all'incontro politico di giovedì, ma non ha avuto il coraggio di presentarsi oggi per timore di essere contestato?», hanno tuonato i membri del comitato pro-convento.

Alle 17,30, quando è iniziata la messa di insediamento, la contestazione fuori la chiesa ha raggiunto toni elevati, tanto che è stato necessario chiudere le porte per evitare che le grida e i cori a favore di padre Carmine disturbassero troppo lo svolgimento della funzione.

Durante l'omelia il nuovo parroco ha ringraziato il vescovo per avergli dato fiducia nell'affidargli questo difficile incarico. «Sono qui per obbedienza», ha sottolineato tra gli applausi dei tanti che hanno seguito la funzione don Marco che ha ribadito, inoltre, come la chiesa sia di tutti e non dei parroci. Infine ha raccomandato ai fedeli che gremivano la chiesa di rispettare le persone all'esterno nei confronti delle quali non bisognava avere atteggiamenti ostili.

Alle 18,30 al termine della celebrazione sono poi ricominciate le grida e gli sfottò dei contestatori: applausi ironici a quanti uscivano dalla chiesa, quasi fossero complici dello sfratto dei frati ed urla di contestazione sia all'indirizzo del vescovo che dei politici presenti.

A questo punto è iniziata la grande attesa. Il parroco è rimasto nella sacrestia per oltre mezz'ora in attesa che gli animi all'esterno si placassero: una situazione che non cambiava e che anzi aumentava col passare del tempo, fino a quando proprio padre Carmine, acclamato per tutto il tempo dai fedeli, è uscito sotto braccio al nuovo parroco. Ma neanche il gesto distensivo del frate ha sortito effetto e solo dopo altri 15 minuti la manifestazione si è sciolta. Alle 19,30 infine don Marco ha lasciato, scortato da un mezzo della forza pubblica, la chiesa. Ultima speranza per il comitato l'esito dell'incontro che la delegazione di Mosciano e Giulianova avrà mercoledì col padre provinciale dei frati minori.

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