Il brodetto alla silvarola diventa un prodotto Doc

Il Comune promuove la specialità gastronomica locale insieme all'istituto alberghiero

SILVI. L'offerta turistica passa anche attraverso la cucina tipica. Di questo sono convinti gli amministratori di Silvi, i quali hanno dato vita a un progetto per la valorizzazione del brodetto marinaresco alla silvarola, un piatto che ha già ottenuto il riconoscimento ufficiale del ministero competente. L'iniziativa è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa.

Hanno partecipato il vicesindaco Enrico Marini, gli assessori al turismo Annapaola Mazzone e alla cultura Luciana Di Marco, oltre a Luigi Valentini, preside dell'istituto alberghiero "Di Poppa" di Teramo. «La nostra scuola», spiega quest'ultimo, «collaborerà nello studio e nella preparazione di questo piatto che il Comune di Silvi sta promuovendo in ogni minimo dettaglio». Il brodetto Doc farà quindi da traino al turismo locale, anche attraverso una serie di iniziative collegate soprattutto alla degustazione del brodetto silvarolo, "lu vridittucce silvarole", come lo chiamano i vecchi marinai locali. 

«Il turismo non è solo promozione di luoghi e strutture ricettive», sostiene il vicesindaco Marini, «ma è anche la capacità di valorizzare un prodotto tipico e, attorno a questo, creare un'aspettativa in grado di promuovere le caratteristiche di un territorio e di un prodotto».  Il primo passo sarà, dunque, la creazione di un marchio enogastronomico, da cui dare vita a una forte azione promozionale.

Ma senza una mano sapiente in grado di preparare il piatto secondo tradizione, ogni iniziativa risulterebbe vana. «Per questo motivo», conclude l'assessore alla cultura Di Marco, «è stata fondamentale la collaborazione tra la nostra amministrazione comunale e l'istituto Di Poppa di Teramo».  Il nuovo marchio sarà introdotto nelle guide turistiche e promosso dai ristoranti della zona.

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