Naufragio dell’Eliana a luglio di sette anni fa

Il motopesca si inabissò a due miglia dall’ingresso del porto, morirono il proprietario e un marinaio
GIULIANOVA . Risale a sette anni fa la tragedia che costò la vita a due pescatori che stavano rientrando nel porto di Giulianova. Elia Artone di 64 anni, proprietario dell’imbarcazione, e Carlo Mazzi, marittimo di 53 anni, il 25 luglio 2017 morirono nel naufragio dell’Eliana, un piccolo motopesca di 12 metri, ribaltato dalle onde gonfiate da un vento che in quel momento soffiava impetuoso davanti alla costa giuliese. L’allarme fu lanciato verso le 15, quando i familiari di Artone, preoccupati perché dopo l’ultima telefonata fatta intorno alle 13.30 non erano più riusciti a mettersi in contatto con la barca. In quella chiamata Artone parlava di un problema con le reti che non riusciva a salpare, forse perché si erano impigliate nell’elica o per qualche altro problema.
L’allarme venne girato alla sala operativa della capitaneria di porto di Pescara che fece partire tre motovedette da Giulianova, Pescara e San Benedetto del Tronto facendole dirigere nella zona di mare in cui presumibilmente si trova il motopesca. Insieme ai mezzi della guardia costiera parteciparono alle ricerche anche alcuni pescherecci della marineria giuliese Alle 17,45 vennero localizzati alcuni resti dello scafo e poco dopo, intorno alle 18,20, da un elicottero che perlustrava la zona fu avvistato il corpo di uno dei membri dell’equipaggio e cinque minuti dopo anche l’altro. La tragedia si era consumata a meno di due miglia dall’imboccatura del porto. Furono i sommozzatori della guardia costiera, coadiuvati da una squadra di sub della Croce Rossa, a recuperare i corpi delle due vittime.