Nomine all’Ente Porto Infuriano le polemiche 

Nessun rappresentante della pesca nel Cda, protestano Staffilano e Arboretti Bonnici: «Finalmente una donna nel consiglio». Verticelli: «Resto a disposizione»

GIULIANOVA. Si è scatenata una vera e propria bufera sulle nomine dell’Ente Porto che hanno riguardato la figura del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione. Le critiche più incalzanti giungono dal mondo della marineria dove viene fatto notare che per la prima volta, dalla costituzione del consorzio Ente Porto, il mondo della pesca non è rappresentato all’interno dell’organismo.
Un atteggiamento da parte dell’assemblea che ha provveduto alle nomine giudicato come una grave mortificazione. A rincarare la dose interviene Vincenzo Staffilano, presidente regionale di Federpesca, che afferma: «La nostra realtà, che rappresenta un segmento fondamentale della catena alimentare, è praticamente scomparsa nel consiglio di amministrazione. Purtroppo la nostra presenza ha dovuto fare spazio ad evidenti giochi di palazzo. Ho rappresentato quanto accaduto agli organi nazionali di Federpesca in modo da rendere di dominio pubblico, anche fuori regione, ciò che è accaduto a Giulianova. Quando l’Ente Porto fu costituito nel 1973 fu incluso nello statuto il principio secondo il quale i lavoratori del mare avessero la giusta rappresentanza. Filosofia completamente disattesa».
Anche il capogruppo del Cittadino Governante, Franco Arboretti, non nasconde il suo rammarico per quanto accaduto: «E’ venuta alla luce una evidente insensibilità. Nel consiglio di amministrazione manca una figura che rappresenti il mondo del mare e della pesca. Sono stati esclusi gli operatori di tale importante settore. Su quattro designati non c’è una persona competente al ruolo. Ignorati coloro che vivono e lavorano sul porto. La proposta del presidente del Cogevo Giovanni Di Mattia, che auspicava la conferma di Walter Squeo, è stata bocciata. E’ la prima volta, tra l’altro, che non viene nominato un rappresentante della pesca e anche un elemento dell’opposizione che da sempre ha preso posto nel consiglio». Per rimanere in ambito politico, si è appreso che lunedì mattina Fratelli d’Italia, nella persona della segretaria provinciale Marilena Rossi, abbia fornito la propria indisponibilità a far parte delle nomine lasciando così campo libero agli altri. Non si placa il disappunto dei consiglieri Pietro Tribuiani e Gianni Mastrilli (Lega) che si sono sentiti traditi dalle decisioni assunte dai vertici del partito, tra l’altro separati nelle indicazioni dei nomi. Soddisfatta Tania Bonnici Castelli (Cpo provinciale): «La composizione del nuovo cda rispetta finalmente l’equilibrio di genere. Una vittoria delle commissioni pari opportunità della Provincia di Teramo e Giulianova». Anche il presidente uscente Marco Verticelli interviene: «Auguro buon lavoro al presidente Ferrante e al nuovo Cda. Sono ovviamente a disposizione per fornire informazioni sui progetti in corso e su ogni altro aspetto ritenuto utile per la gestione dell’ente».
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