Nugnes e Sottanelli vanno avanti: al voto con la coalizione civica 

Smentita l’alleanza con il centrodestra, che ora punta su un candidato sindaco «di rinnovamento» Ciancaione e 5 Stelle dovrebbero andare da soli, il Pd appare isolato e potrebbe riunirsi a Ginoble

ROSETO. Si profila una battaglia tra due coalizioni civiche in vista delle elezioni amministrative di Roseto previste per l’autunno, quella riferibile al candidato sindaco Tommaso Ginoble e l’altra al più che probabile candidato sindaco Mario Nugnes, senza dimenticare il centrodestra, il Partito democratico e la coalizione formata da Rosaria Ciancaione e i 5 stelle. Nugnes, nei giorni scorsi, era stato accostato al centrodestra, in particolare alla Lega, ma il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, smentisce questa voce. «Nugnes non sarà mai il candidato sindaco per la coalizione del centrodestra», dice Pagano, «tra l’altro domenica mattina ho incontrato il mio amico Giulio Sottanelli, che mi ha confermato che il progetto civico suo e di Nugnes, eventualmente allargato agli altri civici di centrodestra Enio Pavone e Angelo Marcone, va avanti. Noi con Lega e Fratelli d’Italia ci stiamo confrontando su una serie di nomi, giovani e meno giovani, ma con l’obiettivo di un rinnovamento totale».
Ieri infatti si è svolto l’ennesimo tavolo regionale del centrodestra in remoto. Il confronto va avanti e tra una settimana circa potrebbe essere ufficializzato il candidato sindaco della coalizione. Negli ultimi anni nelle elezioni comunali va di moda il civismo in contrapposizione ai partiti, e così come ha fatto Ginoble che, pur avendo aderito lo scorso anno a Italia Viva, si presenterà alle elezioni senza il simbolo del partito di Renzi ma con quattro liste “cittadine” (e probabilmente anche una quinta, quella dell’associazione “Il Punto”), anche Nugnes con il suo spazio civico vorrebbe allargare la coalizione, eventualmente anche verso il centrodestra, a patto però che i partiti eliminino i loro simboli. A questo punto però, vista la situazione, è più probabile che Nugnes prosegua da solo con il suo percorso, dove comunque sarà appoggiato da Giulio Sottanelli, coordinatore regionale di “Azione”, un partito a tutti gli effetti.
Ci sono poi i 5 stelle e le liste riferibili a Rosaria Ciancaione che probabilmente andranno soli, o forse alleandosi con gli ambientalisti, con una più che probabile candidatura della stessa Ciancaione, che vuole riprovarci dopo l’esperienza del 2016. E il Partito democratico? Dopo aver tentato di dialogare con i 5 stelle per allargare la coalizione ora sembra isolato, e il commissario Simone Tacchetti dovrà cercare di trovare la sintesi proponendo la ricandidatura di Sabatino Di Girolamo o optare per un altro nome, ad esempio l’ex sindaco Franco Di Bonaventura. O magari alla fine, come ultima opzione, riunirsi a Ginoble.
©RIPRODUZIONE RISERVATA