Palozzo: non farò ricorso ma resto come consigliere 

PINETO. Pietro Palozzo non fa ricorso al Consiglio di Stato e non si dimette. All’indomani della sentenza del Tar che, accogliendo il ricorso del Comune di Pineto, ha annullato la sua elezione a presidente dell’area marina protetta Torre del Cerrano, nella nuova veste di consigliere del cda del Parco Palozzo rompe il silenzio degli ultimi giorni e, rispondendo al Centro, afferma: «Di certo non intendo lasciare, penso che la mia figura possa apportare qualcosa di buono per lo sviluppo dell’area marina protetta. La mia elezione è stata partorita in seno a una maggioranza del consiglio d’amministrazione regolarmente nominato e quindi non vedo perché debba fare dei passi indietro, almeno come consigliere».
Alla domanda se intenda fare ricorso al Consiglio di Stato, la risposta è secca: «No, non penso sia la strada giusta da percorrere, ora occorre rimboccarsi le maniche e prendere decisioni importanti che proiettino il Parco verso la stagione estiva, con i ricorsi si genererebbe un clima di astio e una paralisi amministrativa, non mi sono costituito personalmente davanti al Tar perché non difendo alcun arrivismo personale. Di certo se la Regione Abruzzo e il ministero dell’Ambiente si sono costituiti in giudizio contro il Comune di Pineto un motivo ci sarà».
Palozzo non intende rispondere alle critiche dei consiglieri del Movimento 5 Stelle di Pineto e Silvi, vede però un problema da risolvere: «Bisogna sistemare la mancanza della quota rosa all’interno del cda, causa ostativa per il corretto funzionamento dell’ente». Al momento nella sede del Parco non è ancora ufficialmente giunto l’atto del Tar, appena arriverà sarà convocato il cda per eleggere il nuovo presidente. I nomi in campo sono Fabiano Aretusi (espressione delle associazioni ambientaliste, nominato dal Comune pinetese) e Giuseppe Gentile, espressione delle minoranze consiliari dei Comuni di Pineto e Silvi.
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