Pesca due tonni rossi, scoperto e multato a Roseto

La sua barca era ormeggiata nel porto turistico. I pesci, del peso di un quintale, sono stati dati dalla guardia costiera in beneficenza

ROSETO. Giro di vite della guardia costiera nei confronti di chi infrange le regole nella pesca al tonno e a quella del pesce spada, vietata per tutto il mese di marzo. Il primo a finire nella rete dei militari appartenenti agli uffici marittimi di Roseto e Silvi – sotto il coordinamento del tenente di vascello Sandro Pezzuto, comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Giulianova – è un pescatore sportivo, la cui barca è ormeggiata nel porto turistico di Roseto. I militari, dopo una serie di appostamenti notturni, hanno sequestrato due esemplari di tonno rosso del peso totale di quasi un quintale, la cui cattura è stata interrotta dal 26 luglio 2013, a seguito dell’esaurimento della quota nazionale assegnata. «L’operazione si inquadra nella costante e vasta azione di vigilanza che gli uomini della Guardia Costiera, da sempre, esercitano lungo le coste teramane», si legge in una nota del comando giuliese. «Nonostante l’estrema prudenza e abilità profusa nella condotta da questi soggetti dediti a un’attività estremamente dannosa, l’intensificazione della vigilanza, esercitata anche con l’ausilio delle unità navali del Corpo, ha consentito ancora una volta di infliggere un duro colpo a questo deplorevole fenomeno». Il pescatore è stato multato e i due tonni, dopo essere stati analizzati dai veterinari della Asl di Teramo, sono stati dati a due istituti caritatevoli della zona. «Nell’auspicio che vengano rispettate le norme a tutela di tali specie ittiche», prosegue la not, «l’Ufficio circondariale marittimo di Giulianova, anche attraverso gli uffici dipendenti di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto e Silvi, è a disposizione di tutta l’utenza peschereccia sia professionale che sportivo-ricreativa per una più puntuale informazione volta a prevenire comportamenti irrispettosi delle regole». Massima attenzione anche per i pescatori di pesce spada. «La norma sanzionatoria per tali condotte illecite», avverte la Capitaneria, «prevede aspre sanzioni non solo per chi pesca e commercializza tale specie ittica durante il periodo di fermo, ma anche per chi acquista e quindi detiene novellame di pesce spada».

Federico Centola

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