e i vertici regionali del pd visitano l’ateneo 

Progetto dell’Università sui tessuti illustrato a Cracovia

TERAMO. Una sessione plenaria della Conferenza europea 2022 della “Tissue Engineering and Regenerative Medicine International Society (Termis)”, che si è conclusa il 1° luglio a Cracovia, in Polonia,...

TERAMO. Una sessione plenaria della Conferenza europea 2022 della “Tissue Engineering and Regenerative Medicine International Society (Termis)”, che si è conclusa il 1° luglio a Cracovia, in Polonia, è stata dedicata al progetto europeo dell’Università di Teramo dal titolo “Prospettive per la futura innovazione nella riparazione dei tendini” con una relazione centrale tenuta da Barbara Barboni, delegata del rettore per lo sviluppo dell’alta formazione in ricerca. «Gli oltre 2000 ricercatori e scienziati che hanno partecipato alla Conferenza dopo due anni di pausa», ha spiegato Barboni, «hanno avuto l’opportunità di ritrovarsi, fare rete, apprendere e condividere idee innovative in un settore in crescita esponenziale, mettendo insieme esperti di biologia cellulare, biomateriali, biofabbricazione, sviluppo di tessuti e organi 3D, metodi numerici e sperimentali e applicazioni cliniche. Sono due i giovani ricercatori dell’Università di Teramo che si sono distinti alla Conferenza. La post doc Maria Rita Citeroni è stata selezionata per una presentazione nella sessione dedicata alle nuove strategie per valutare la risposta cellulare ai biomateriali, avendo così l’opportunità di presentare una tematica di ricerca del nostro ateneo. Altrettanto di rilievo», ha concluso Barboni, «il riconoscimento ricevuto dal nostro dottorando Adrián Cerveró-Varona, selezionato fra gli oltre 500 poster presentati alla conferenza e premiato al termine del convegno come secondo miglior poster».
LA VISITA DEL PD. Michele Fina e Manola Di Pasquale, segretario e presidente del Partito Democratico abruzzese, hanno incontrato all’Università di Teramo il rettore Dino Mastrocola e il preside della facoltà di Scienze della comunicazione Christian Corsi. «L’Università di Teramo», dichiarano Fina e Di Pasquale, «è un patrimonio prezioso della nostra regione. Abbiamo approfondito problematiche e progetti: dalla collaborazione con la struttura di missione per la ricostruzione post sismica al Pnrr, dai progetti con il territorio a quelli con il sistema delle altre università abruzzesi, fino alle innumerevoli collaborazioni che fanno di questo giovane ateneo uno dei più dinamici del Paese. Particolarmente significativo l’impegno sulla parità di genere e contro ogni discriminazione della facoltà di Scienze della comunicazione».