Rarissimi in Abruzzo reperti così antichi

In Abruzzo i rinvenimenti archeologici più antichi risalgono all’età del Paleolitico inferiore e nel Teramano al Paleolitico superiore, con dati e materiali restituiti agli archeologi dalla Grotta di...

In Abruzzo i rinvenimenti archeologici più antichi risalgono all’età del Paleolitico inferiore e nel Teramano al Paleolitico superiore, con dati e materiali restituiti agli archeologi dalla Grotta di Sant’Angelo, a Ripe di Civitella, sulla montagna dei Fiori. Ma, come sottolinea il funzionario archeologo della Soprintendenza ai Beni archeologici di Teramo Vincenzo Torrieri, sono rarissimi. In ogni caso i primi resti di sepoltura risalgono al Neolitico, età di cui le testimonianze sono rarissime. «La nostra storia parte dal Neolitico», spiega Torrieri, «di testimonianze così antiche di riti funerari ce ne sono pochissime. Il più famoso, conosciuto a livello mondiale, è quello della donna col cane di Ripoli di Corropoli, esposta al museo civico di Teramo». Per questo il rinvenimento di giovedì a Teramo assume una rilevanza particolare. (a.m.)