Rifiuti, il Comune taglia sui costi Via il porta a porta dalle frazioni 

L’assessore: «Per le case sparse pensiamo di mettere dei cassonetti da usare con le tessere sanitarie» L’amministrazione punta a risparmiare il 20% della spesa, progetto già inviato all’autorità di gestione

ROSETO. Risparmiare il 20 per cento dei costi attualmente sostenuti sul servizio di raccolta rifiuti da reinvestire nei servizi di pulizia o in un ulteriore alleggerimento delle tariffe a carico dei cittadini. E l’obiettivo dell’amministrazione comunale, che ha già inviato all’Agir (autorità gestione integrata rifiuti urbani) le linee guida per una raccolta dei rifiuti meno onerosa per i cittadini, in vista della scadenza del servizio di gestione dei rifiuti a Roseto prevista per maggio 2020.
I Comuni, infatti, non possono più indire nuove procedure di gara per l’affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto, poiché ogni competenza in materia è stata attribuita al nuovo organismo regionale e, di conseguenza, il Comune di Roseto, tramite l’aiuto di uno studio tecnico, ha individuato due aspetti che potrebbero abbattere i costi: installazione di campane sul territorio per la raccolta del vetro e, per frazioni e case sparse, non più raccolta porta a porta ma dei cassonetti intelligenti dove conferire i rifiuti. «Nel territorio comunale di Roseto», spiega l’assessore all’ambiente Nicola Petrini, «ci sono tante case sparse, soprattutto nelle frazioni. L’attuale raccolta porta a porta comporta costi elevati, anche per l’impiego di mezzi che devono raggiungere diverse zone lontane tra loro. I cassonetti intelligenti, per esempio, potrebbero essere un’ottima soluzione, perché i cittadini, a pochi passi da casa, potrebbero conferire i propri rifiuti tramite tessera sanitaria, per esempio, o carta d’identità. A decidere il sistema, poi, sarà la ditta che si aggiudicherà il bando».
Sul territorio, poi, sono presenti anche delle micro-discariche, da sud a nord, in particolare all’interno della riserva del Borsacchio. Per risolvere in parte questo annoso problema il Comune attende l’inizio dei lavori per il centro di raccolta e il centro del riuso, che sorgeranno in un terreno a sud dello stadio Fonte dell’Olmo. «Il fenomeno delle discariche abusive è difficile da debellare», aggiunge Petrini, «per questo si spera che i lavori per la realizzazione dei centri di raccolta e del riuso possano iniziare al più presto. Quello del riuso, poi, è una novità assoluta, dove i cittadini potranno portare gli oggetti che usano più, in buono stato, che a loro volta saranno distribuiti ad altri cittadini bisognosi. In questo modo si crea un’economia circolare e si abbattono anche i costi per l’eventuale smaltimento». A breve, inoltre, potrebbero iniziare i lavori di messa a norma per l’area all’autoporto, sotto sequestro da due anni per recinzioni e manto non conformi. «Se tutto va bene», conclude Petrini, «entro Natale potremmo riaprire l’area per il ritiro degli ingombranti».
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