Sequestrata in casa dall’amante

Teramana chiusa a chiave e picchiata da un giovane tunisino.

TERAMO. Sequestrata in casa dall’ex amante che per più di 12 ore l’ha segregata con botte e minacce. Solo quando l’uomo si è addormentato lei, una teramana di 41 anni, è riuscita a chiamare i carabinieri e l’ex marito che l’hanno liberata. E’ successo ieri mattina in via Diaz, nel centro di Teramo.

Qui, in un piccolo appartamento al secondo piano, si è consumata una drammatica notte. La donna, che ha raccontato di essere stata colpita con schiaffi e pugni allo stomaco, è stata medicata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di otto giorni, mentre Nabil Ben Rabah, tunisino di 28 anni, residente a Bologna, in regola con il permesso di soggiorno, è finito in carcere per sequestro di persona e tentata rapina. La 41enne, infatti, lo accusa anche di aver cercato di portarle via mille euro che custodiva in casa.

IL FATTO.
La donna, separata dal marito, fino a giugno ha avuto una relazione sentimentale con il giovane. Poi lo ha lasciato, ma sembra che lui non si sia mai rassegnato. In questi mesi, secondo il racconto fatto dalla teramana ai carabinieri, più volte l’avrebbe avvicinata per cercare di riallacciare la relazione. Sabato l’avrebbe fatto per l’ennesima volta. Si sarebbe presentato a casa della donna, cercando di riprendere la storia d’amore e chiedendo ospitalità per una notte. Ai carabinieri la 41enne ha raccontato di averlo fatto entrare in casa e di averlo ospitato per paura, per timore che lui potesse farle del male. Domenica mattina i due sono andati a Senarica, alla sagra della castagna. Qui, sempre secondo il racconto della donna, l’uomo si sarebbe ubriacato. «Quando siamo tornati a casa», ha detto ai carabinieri, «tutto è cambiato».

IL SEQUESTRO. L’incubo è iniziato nel tardo pomeriggio di domenica, dopo la gita a Senarica. Una volta rientrati nell’appartamento di via Diaz l’uomo ha chiuso la porta di casa, impossessandosi delle chiavi e del telefono cellulare della donna. Quando lei ha chiesto di uscire sono arrivati pugni e schiaffi. «Da qui non esci» le avrebbe ripetuto per tutta la notte, dopo averle chiesto più volte dei soldi. Solo intorno alle 7 di ieri la donna riesce a dare l’allarme. Quando l’uomo si addormenta lei dal telefono fisso chiama prima i carabinieri per raccontare quello che le è successo e poi l’ex marito, a cui chiede di andare dalla baby sitter del figlio per prendere le altre chiavi di casa ed entrare nell’appartamento.

LA LIBERAZIONE. Mancano pochi attimi alle 8 quando i carabinieri del nucleo operativo radiomobile, diretti dal tenente Marco De Chirico, entrano nell’alloggio di via Diaz. La donna li accoglie con un pianto liberatorio, mentre l’uomo è ancora addormentato. Lo svegliano i militari. La donna viene accompagnata in ospedale, mentre lui finisce in caserma. Davanti ai carabinieri respinge ogni accusa. Racconta che non ha sequestrato nessuno e che lui voleva solo riprendere la storia d’amore interrotta. Alle 17 esce dalla caserma per entrare nel carcere di Castrogno. Domani è atteso davanti al giudice delle indagini preliminari per l’udienza di convalida. Per il sequestro di persona rischia da uno a dieci anni di reclusione.