Sta meglio la bimba ricoverata dopo un tuffo nel mare di Alba, caccia agli scarichi inquinanti

Il padre rassicura: mia figlia sta meglio. E il caso fa partire le indagini sugli scarichi a mare. I balneatori: i bagni? Analisi del mare ok, ma incarichiamo i tecnici per scandagliare il fiume

ALBAADRIATICA. Sono stati due giorni di paura per i genitori della bimba di due anni, in vacanza ad Alba Adriatica con la famiglia, ricoverata lunedì prima all’ospedale di Atri, poi trasferita al Salesi di Ancora per una gastroenterite acuta causata dal rotavirus. Ma finalmente ieri mattina i medici dell’ospedale pediatrico marchigiano hanno dichiarato la piccola fuori pericolo.

I genitori. «I medici hanno ridotto la sedazione», dichiara sollevato il padre, P.N. ingegnere originario di Alba ma da tempo trapiantato a Bologna, «siamo sollevati perchè i medici hanno detto che ora è fuori pericolo, anche se dovrà rimanere ricoverata altri dieci giorni. Ora ho la testa da un’latra parte, ma quando mia figlia starà bene deciderò con i miei legali se presentare denuncia per fare chiarezza sia sull’aspetto sanitario che su quello ambientale di questa storia. Se c’è un problema nel mare le autorità competenti si devono attivare».

In effetti un primo passo il genitore l’ha già fatto: prima che la figlia si aggravasse ha inviato un esposto all’Arta raccontando di aver notato in mare «la presenza di elementi fecali, acqua torbida e oleosa» e chiedendo controlli sull’acqua. Una situazione che peggiora, a detta dell’ingegnere, verso la foce del Vibrata.

P.N. racconta poi che i due figli più piccoli dopo aver fatto il bagno sono stati colti da un forte prurito, sparito dopo una doccia abbondante, e che alla piccola è rimasta un’eruzione cutanea. Ma la piccola ha iniziato a vomitare e domenica è stata portata al pronto soccorso di Sant’Omero, dove le hanno prescritto sali minerali e fermenti lattici. Il giorno dopo la piccola ha avuto un ulteriore peggioramento e la mamma l’ha portata all’ospedale di Atri, dove è stata colta da convulsioni. In serata il trasferimento al Salesi, prima in rianimazione e poi in neuropsichiatria infantile.

I controlli. Appena letta la notizia sul Centro il Ruzzo, che gestisce il depuratore, ha avviato ulteriori controlli oltre a quelli di routine. «Il depuratore funziona perfettamente, come testimoniano anche le analisi sulle acque», spiegano i tecnici del Ruzzo, «stiamo facendo d verifiche sugli impianti di fognatura per vedere se c’è qualche problema. Da quanto dichiara il turista, che ha visto chiazze oleose, è impossibile che ci siano problemi al depuratore, è più probabile che si tratti di scarichi abusivi lungo il fiume». Comunque sia, al Ruzzo ricordano che il depuratore attuale è stato potenziato e che è stata finanziata dalla Regione, con 18 milioni di fondi Fas, la realizzazione di due nuovi depuratori, ad Alba e Tortoreto e il potenziamento di quello di Martinsicuro.

«Stiamo valutando il da farsi, mentre attendiamo dati precisi dai prelievi e un confronto anche con chi opera nel settore». La prima mossa del sindaco di Alba Tonia Piccioni, appena appresa la notizia, è stata chiamare a raccolta gli amministratori e i referenti delle associazioni che lavorano nel turismo per un incontro urgente. Il sindaco, che da ieri è anche assessore al turismo e all’ambiente, in attesa del confronto che dovrebbe tenersi oggi, mantiene il massimo riserbo, vista la delicatezza del tema per le conseguenze nella stagione turistica .

Gli operatori turistici. I balneatori sono in fibrillazione. Anche perchè gli operatori turistici si sono impegnati finanziando in parte la “pulizia” delle acque del Vibrata con particolari enzimi

«Stiamo facendo», ricorda Mazzimo Zarroli, presidente dell’Oba, «un trattamento sulle acque, già iniziato a spese delle associazioni Oba, Albatour, Costa dei parchi, almeno nella prima fase. Sta dando risultati ottimali per la qualità delle acque: noi stessi privatamente abbiamo fatto analisi, riscontrando valori più che accettabili anche nelle zone più critiche, vicino alla foce. Gli ultimi dati risalgono a una decina di giorni fa. Quindi ci sentiamo di rassicurare i turisti: le analisi ci danno ragione. Il nostro obiettivo è monitorare costantemente la situazione per evitare che si ripeta quanto accaduto negli anni passati. Ho incaricato immediatamente dei tecnici per fare controlli su eventuali scarichi abusivi lungo l’asta del fiume. Sappiano che in passato c’è già stata una bonifica di parecchi scarichi abusivi in territorio di Alba. Quindi l’obiettivo è verificare se ce ne sono più a monte. Per il caso del turista, anch’io ho avuto mio figlio col rotavirus, sebbene non abbia fatto il bagno in mare: si può prendere in tanti modi. Siamo vicini ai genitori in questo momento in ansia per la bambina». Ad agosto 2010 si registrarono decine di casi di casi di gastroenterite, tanto che il pm Laura Colica, dopo la presentazione di 40 denunce da altrettanti genitori di bambini ricoverati, ha aperto un’inchiesta che è ancora in corso.

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