Tutta la vallata è contro l’impianto di rifiuti liquidi 

Nereto, si allarga agli altri comuni la mobilitazione per bloccare il progetto Il presidente dell’Unione convoca la giunta, già raccolte centinaia di firme

NERETO. La crociata contro il depuratore di rifiuti liquidi della Wash Italia è partita. E nessuno sembra poter fermare la grande mobilitazione – come raramente la vallata ha ricordato – che raccoglie tutte e dodici le amministrazioni della Val Vibrata, i movimenti civici, le associazioni ambientaliste, il mondo turistico e alberghiero, le organizzazioni del settore agricolo, le scuole e non solo. Tutti d’accordo: quell’impianto capace di trattare tonnellate di reflui provenienti da tutta Italia non deve nascere. La procedura autorizzativa della ditta proponente è in fase avanzata e l’ultima chance resta la conferenza di servizi che, fissata inizialmente al 14 novembre, è stata posticipata al 26. Quindi, il fronte del no ha più tempo per elaborare le contromosse. La raccolta di firme partita due giorni fa sta andando avanti celermente e sono centinaia i cittadini che hanno apposto il loro diniego all’opera. I moduli sono sparsi in ogni città. Il presidente dell’Unione di Comuni Val Vibrata, Angelo Panichi, promuoverà una giunta per dire stop al progetto.
Venerdì sera, la sala dell’ex cinema di Corropoli era gremita. Presenti cittadini, tanti amministratori comunali, politici, movimenti e associazioni. Il movimento Val Vibrata Bene Comune ha chiesto che ogni Comune deliberi in consiglio contro la piattaforma. Il sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, non svela le carte che presenterà in conferenza di servizi ma sottolinea come «la prospettiva di un impianto di trattamento di "rifiuti liquidi non pericolosi", lessicalmente accattivante, non tranquillizza circa i possibili effetti negativi che da essi potrebbe derivarne. Senza entrare nel merito della legittimità della iniziativa imprenditoriale e delle valutazioni formulate dalle diverse autorità di controllo regionali e provinciali, l'attuale amministrazione comunale ha condiviso le legittime, anche queste, preoccupazioni dei propri concittadini. Porteremo in sede di conferenza dei servizi ulteriori spunti di riflessione e cautele sulla portata del progetto e numerosi elementi ostativi e suggerimenti esclusivamente in via cautelare e subordinata, ribadendo con forza la contrarietà dell'amministrazione comunale in rappresentanza ed a nome della popolazione neretese».
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