Una malformazione cardiaca ha stroncato la vita del 15enne 

Lo ha accertato l’autopsia disposta dalla Asl per chiarire le cause del decesso di Kevin Pantoni Giornata di lutto nel liceo scientifico Curie: la preside Recchiuti ha sospeso le lezioni a distanza

GIULIANOVA. È stata una malformazione cardiaca congenita a causare la morte del 15enne Kevin Pantoni, stroncato da un malore improvviso giovedì pomeriggio mentre si trovava in casa con i genitori. Lo ha accertato l’autopsia disposta dalla Asl per dare una spiegazione a una morte apparentemente inspiegabile, dal momento che il ragazzo era uno sportivo che non aveva mai avuto problemi di salute.
Una tragedia che ha scosso tutta la città e, in particolare, il liceo scientifico Curie, dove il ragazzo studiava. Tutti indistintamente sono stati colpiti dall’evento inaspettato. Ad iniziare dai compagni di classe e di scuola, per continuare con la preside Silvia Recchiuti, i docenti e tutto il personale tutto dell’istituto. Un lungo momento di incredulità divenuto ancor più stringente data l’emergenza sanitaria in atto e l’impossibilità da parte dei cittadini di guadagnare spazi diversi rispetto a quelli domestici. Ieri il liceo scientifico ha osservato una giornata di silenzio in segno di lutto per la prematura perdita «dell’amato alunno», come si legge in una lettera aperta inviata dalla dirigente scolastica ai docenti, agli studenti, alle famiglie e al personale Ata, xhe avrebbe compiuto 16 anni il prossimo mese di maggio. La stessa preside ha anche sottolineato: «Tutte le attività organizzate a distanza dal liceo saranno sospese. In questo periodo particolare, la giornata di silenzio vuole essere il gesto con cui la dirigente scolastica e tutta la comunità del liceo Curie si stringono alla famiglia per partecipare al profondo dolore». Particolarmente toccante il messaggio pubblicato dalla zia di Kevin, Tiziana Orlandi, sulla sua pagina Facebook: «La vita è ingiusta e spietata, sembra così tutto irreale, Dio ho confidato in te molte volte, ma come posso ancora farlo, ci hai portato via il fiore più bello del nostro giardino. La carne si dilania e il cuore si strazia, troppo il dolore da sopportare per chiunque. Ciao amore di zia».
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