Via libera della giunta al piano di recupero dell’ex manicomio 

Si perfeziona l’intesa con l’ateneo, poi voterà il consiglio L’assessore Di Padova: «Sentiremo anche i cittadini»

TERAMO . Il Comune dà il primo via libera al recupero dell’ex manicomio. È l’effetto della delibera approvata dalla giunta che recepisce la bozza di protocollo d’intesa con l’università, titolare del grande intervento di riqualificazione del complesso distribuito su una superficie di oltre 20mila metri quadrati in pieno centro storico e per il quale la Regione ha stanziato 35 milioni di euro attraverso il Masterplan. L’ateneo si è messo al lavoro sull’area già dall’inizio del 2018 con i sondaggi archeologici e la progettazione delle opere necessarie per realizzare la “Cittadella della cultura” a cui sarà destinato l’ex psichiatrico. Mancavano, però, gli adempimenti di competenza del Comune relativi sia alla verifica della compatibilità dell’intervento con gli strumenti di pianificazione territoriale, sia alla concessione delle varianti urbanistiche necessarie alla riconversione degli spazi che sono di proprietà della Asl e quindi destinati a scopi sanitari. L’atto adottato dalla giunta, a seguito di una riunione preliminare tenuta nei giorni scorsi dal sindaco Gianguido D’Alberto con il rettore Dino Mastrocola, avvia la procedura per l’adozione dei provvedimenti che fanno capo all’amministrazione cittadina, ma soprattutto colma una lacuna nell’interazione tra università e Comune.
La delibera, infatti, recepisce la richiesta di accordo di programma inoltrata dall’ateneo a cui è allegata una serie di documenti. Tra questi, oltre alla variante urbanistica, c’è lo studio di fattibilità tecnico-economica dell’intervento. «È un’acquisizione importante», sottolinea l’assessore all’urbanistica Stefania Di Padova, «perché sono stati pubblicati informazioni e dati sull’opera, ma finora ufficialmente in Comune non erano arrivati documenti». La consegna delle carte permetterà all’ente di compiere i passi che rientrano nelle sue competenze. Nella delibera è riportato l’esito positivo della verifica sulla congruenza del progetto con il piano territoriale provinciale, ma per le varianti urbanistiche servirà il pronunciamento del consiglio comunale. Il perdurare dello stato di emergenza renderà necessaria una seduta in videoconferenza. Forme telematiche di partecipazione sono allo studio dell’amministrazione per il coinvolgimento della cittadinanza. «Sarà adottato lo stesso metodo seguito per il progetto di recupero del teatro romano», assicura Di Padova, «garantiremo a tutti la possibilità di esprimersi, nonostante le restrizioni». L’intervento potrebbe essere illustrato dal progettista in un video pubblicato sul sito del Comune con slide e l’attivazione di una mail dedicata al recepimento di segnalazioni e osservazioni.
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