Il governatore, già indagato insieme ad altri 34 politici, e nella bufera per la scappatella in un hotel, rimborsato dalla regione, con una donna poi vincitrice di un concorso, si difende: “Non ho causato nessun danno ai cittadini. Restituisco agli abruzzesi una regione migliore di quella che ho trovato”
Intervistata dal Fatto Quotidiano, la donna che nel marzo del 2011 trascorse una notte in hotel col governatore si difende: “Nessuna ombra: né per la mia nomina, né per il lavoro svolto, perché non ho avuto facilitazioni personali e non sono stati facilitati i miei progetti”
Il presidente della Regione, accusato insieme ad altri 24 tra assessori e consiglieri regionali di truffa, peculato e falso, risponde alle domande del Corriere della sera: “È stata una debolezza, ho già parlato a mia moglie e a mia figlia”. Ma assicura: “Ho pagato io la notte in hotel, ma non ho aiutato la ragazza a vincere il concorso”