L’acqua in casa rimane razionata

I sindaci del Vastese sempre mobilitati per l’emergenza idrica nel comprensorio
VASTO. Il periodo più critico sembra superato. Anche se razionata, l'acqua è tornata a sgorgare dai rubinetti delle case della popolazione del Vastese. L'estate 2024 resta comunque una delle peggiori stagioni dell'ultimo ventennio: mucillagine e siccità hanno creato non pochi problemi al turismo. In aiuto della popolazione "assetata" è dovuto intervenire l'Esercito. Così come aveva fatto il presidente della Provincia, Francesco Menna, nei giorni più critici, anche i comuni più piccoli del Vastese e che hanno sofferto in modo particolare le conseguenze della mancanza di acqua, hanno chiesto lo stato di calamità.
«Il Comune di Casalbordino», conferma il sindaco Filippo Marinucci, «si è attivato presso gli organi competenti per il riconoscimento dello stato di calamità in conseguenza del danno subito». Lo stesso Agostino Chieffo, sindaco di Gissi, uno dei comuni che ha vissuto giornate da incubo e la collega di Monteodorisio, Catia Di Fabio. I due sindaci hanno dovuto aiutare la popolazione rimasta per una settimana senz'acqua, con delle autobotti. Anche Graziana Di Florio, sindaco di Cupello, ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità. «Il mio Comune si è attivato subito», dice Graziana Di Florio, «richiedendo lo stato di emergenza. Continueremo a fare tutto il necessario e a richiedere le risorse indispensabili per superare l'emergenza».
Intanto continua ad essere monitorata costantemente la diga di Chiauci. Il presidente del Consorzio di Bonifica sud, Nicolino Torricella, ritiene che allo stato attuale l'acqua sia sufficiente fino al 31 agosto. La speranza è che nel frattempo arrivino nuove piogge. A settembre la popolazione, con la partenza dei turisti, diminuirà e il clima diverrà meno aggressivo. «È necessario», ripete Torricella, «mantenere una condotta estremamente prudente. La diga sarà monitorata costantemente e saranno banditi gli sprechi».
L’Arap sta dando una mano con l'acqua del depuratore. L'invaso di Chiauci, che rifornisce a scopo irriguo la piana del Trigno per usi industriali e potabili, servendo le zone industriali e la riviera di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia, attualmente rilascia 1.000 litri al secondo. Il presidente Torricella ha inviato una nota a tutti i consorziati richiamando gli utenti a un uso attento e responsabile della risorsa. (p.c.)