Lo Scalo senz’acqua anche nel pomeriggio

I consumi eccessivi abbassano il livello dei serbatoi: chiusura extra oltre a quelle già programmate
CHIETI. Si pensava non potesse andare peggio. E invece, purtroppo, i residenti dello Scalo sono costretti a fare i conti con ulteriori restrizioni nell’erogazione dell’acqua, oltre a quelle già programmate dall’Aca, l’Azienda consortile acquedottistica che gestisce il servizio idrico a Chieti e in altri centri della provincia. Ieri si è infatti resa necessaria la chiusura straordinaria del serbatoio di Chieti Scalo, con i conseguenti e immaginabili disagi patiti dagli utenti dalle 15 alle 18. L’Aca, infatti, nella mattinata di ieri aveva comunicato al Comune che «a causa di eccessivi consumi il serbatoio di via Orsogna a Chieti Scalo ha avuto un repentino abbassamento del livello idrico, attualmente a circa 2,30 metri, tale da costringerci a programmare una chiusura straordinaria dalle 15 alle 18 di oggi determinando carenza sulla rete di Chieti Scalo». Una circostanza che, se i consumi dovessero mantenersi sugli stessi livelli, rischia di ripetersi sia oggi sia nei prossimi. A Chieti le condotte vengono per ora, come già dai diverse settimane, chiuse tutti i giorni dalle 22 alle 6 del giorno successivo per i serbatoi Civitella, Fonte Vecchia, Tricalle, via Ferri, via Inanni, Colle Arenazze, Colle Marcone e via Orsogna; a giorni alterni per i serbatoi Sbraccia e Colle dell’Ara. Un provvedimento che rischia di essere preso ancora per un paio di mesi: se non migliorerà la situazione generale delle sorgenti, e l’autunno continuerà a essere asciutto, i razionamenti potrebbero infatti continuare addirittura fino alla metà di novembre.
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