Abruzzo, la società di trasporto Cerella verso il capolinea

Esiste il rischio che vada in liquidazione e che i dipendenti perdano il posto. La denuncia del presidente di Tua, Giuliante: "E pensare che a dicembre la Regione l'aveva ricapitalizzata con 500mila euro"

PESCARA. La società di trasporto pubblico Cerella di Vasto rischia di andare in liquidazione. E i suoi 60 dipendenti rischiano il posto. Il presidente della società regionale unica di trasporto Tua, azionista di Cerella, Gianfranco Giuliante, definisce quest'ultima società "tecnicamente in default". Malgrado sia stata ricapitalizzata a dicembre del 2018 dalla Regione, con “un’iniezione” da 500mila euro.

Nella riunione del cda di martedì scorso, il collegio sindacale ha espresso parere negativo sul bilancio semestrale, e ha chiesto un fondo rischi pari al contenzioso con la Regione Abruzzo. Un’operazione, si legge in una nota di Tua, «che comporterebbe l’erosione dell’intero capitale sociale e, conseguentemente, la messa in liquidazione e successiva decozione (stato di dissesto o d’insolvenza a cui può seguire il fallimento, ndr), della società Cerella».

Sempre durante la stessa riunione si sono dimessi tre componenti del consiglio di amministrazione. E a tutto questo si aggiunge la diffida inviata dalla società Di Fonzo che chiede il pagamento di 356mila euro. Somma dovuta per l’esercizio della linea Lanciano-Napoli e che, secondo la Di Fonzo, non sarebbe stata versata negli ultimi tre anni.

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