CORONAVIRUS

Abruzzo verso la zona bianca, riapre tutto col dubbio delle discoteche

Marsilio spinge per anticipare al 31 maggio il cambio di colore previsto per il 7 giugno. I governatori regionali chiedono che sia possibile andare a ballare con il green pass

PESCARA. Protocolli da applicare anche nella fascia di rischio più bassa, dove però si chiede la ripresa di tutte le attività economiche fin da subito, unico dubbio le discoteche. ll governo, infatti, non ha previsto la riapertura, ma in vista dell’estate i governatori chiedono che sia possibile andare a ballare con il green pass. E, dunque, di seguire lo stesso protocollo già autorizzato per i banchetti seguenti alle cerimonie civili e religiose come matrimoni, comunioni e cresime. Al momento la richiesta non è stata accettata.

La collocazione dell’Abruzzo in zona bianca è attualmente prevista a decorrere da lunedì 7 giugno, tuttavia, il presidente della Regione Marco Marsilio ha chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza l’ingresso nella fascia a basso rischio da lunedì 31 maggio. Nel caso in cui Speranza non assecondasse la richiesta, Marsilio ha quindi proposto di «disporre la zona bianca dal 31 maggio quantomeno per la sola provincia di Pescara, che ormai consecutivamente da oltre un mese presenta una incidenza settimanale dei contagi ben inferiore alla soglia dei 50 casi ogni 100.000 abitanti".

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Il rafforzamento della zona bianca passa definitivamente con un accordo tra Governo e Regioni: in questa area saranno dunque introdotte più regole - con le stesse linee guida che già valgono per la zona gialla - ma ci sarà anche un' «anticipazione delle riaperture per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa in un momento successivo». Dal possibile accesso alle sale da ballo con green pass fino al settore dei matrimoni, passando per i parchi tematici, congressi e piscine al chiuso, nei territori che entreranno in zona bianca nessuna serranda, o quasi, dovrebbe restare abbassata per le restrizioni Covid. La corsa verso la quasi normalità in tutto il Paese entro la fine di giugno è partita, spinta anche dell'arrivo di 8 milioni e mezzo di dosi entro fine maggio, che completeranno la tranche dei 17 milioni previsti per questo mese. Su questo fronte, la nuova proposta dei governatori lanciata al Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, è di "garantire dosi a chi va in vacanza fuori regione per periodi lunghi, almeno dalle tre settimane in su".
Nuove idee e misure annunciate in vista del prossimo monitoraggio, che decreta probabilmente il bianco per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise. La settimana successiva, il 7 giugno, oltre all'Abruzzo, può toccare a Liguria e Veneto. E così a seguire il resto del Paese che finirebbe nella zona a più basso rischio entro la fine di giugno. Anche il coprifuoco scompare gradualmente: tramontata l'ipotesi circolata nelle ultime ore di ripristinarlo dalle 24, in zona bianca i governatori hanno ribadito il "superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività", fermo restando il rispetto degli obblighi sull'utilizzo delle mascherine e il "distanziamento per scongiurare gli assembramenti". Eventuali provvedimenti anti-assembramento verranno discrezionalmente applicate laddove serve. Resta inoltre «il riferimento per lo svolgimento delle attività" che è quello delle Linee guida per la riapertura.