Airc, lotta ai tumori l’Abruzzo in campo con gli studi del Cesi

PESCARA. Quanto è importante il cibo nella lotta ai tumori? Il vaccino contro il cancro testato sulle cavie sarà efficace anche sull’uomo? Come aggredire le metastasi? Sono alcune delle domande a cui i ricercatori del Cesi di Chieti stanno cercando di rispondere.
Domande che possono avere una risposta solo attraverso anni di ricerche. Ricerche che costano. E che l’Airc, anche grazie a iniziative come quella in programma oggi nelle piazze italiane (vedi box), contribuisce a sostenere. «I fondi raccolti con le iniziative come Le arance della salute» spiega il professor Piero Musiani, direttore del Cesi, ricercatore nel campo dell’immunoncologia e membro del comitato scientifico dell’Airc, «finanziano circa il 40% del totale della ricerca scientifica oncologica italiana. Nel centro di Chieti la parte finanziata dall’Airc è il 75% del totale».

Professore, che tipo di ricerche vengono portate avanti al Cesi con i fondi dell’Airc?
«L’Airc finanzia in parte tre ricerche sui tumori che portiamo avanti da tempo. La prima è condotta dal professor Mauro Piantelli con la sua equipe che ha osservato come una dieta comprensiva di pomodoro data agli animali ritarda lo sviluppo del carcinoma della prostata. E’ una scoperta che se confermata anche sull’uomo potrebbe essere importantissima: le possibilità di sviluppare questo tipo di tumore a 60 anni sono il 10%, a 80 salgono all’80%. Questo significa che ritardare l’insorgere della malattia potrebbe voler dire arrivare oltre l’aspettativa di vita».

Le altre due ricerche quali sono?
«Un altro gruppo di cui fa parte anche il Cesi sta lavorando alla ricerca di un vaccino contro le molecole tumorali. L’operazione non è semplice per la natura delle cellule neoplastiche che all’organismo sembrano cellule prodotte dal corpo stesso, per cui il sistema immunitario non le aggredisce. Quindi stiamo cercando il meccanismo per far capire al sistema immunitario che quelle sono cellule nemiche e farlo reagire. Il sistema che abbiamo studiato e testato sulle cavie finora ha inibito il cancro della mammella. Inoltre stiamo portando avanti studi sulle metastasi, anche perchè ormai si muore più di metastasi che di tumore primario». 

Ci sono anche altre iniziative in Abruzzo?
«L’Airc ha recentemente lanciato un invito a giovani ricercatori sotto i 35 anni, che abbiano dei curricula forti che comprendono anche esperienze all’estero, per presentare dei progetti di ricerca. L’associazione mette a disposizione del vincitore 150.000 euro all’anno per 5 anni, una cifra molto alta e con cui si può avviare un progetto di ricerca di un certo livello. E’ un modo anche per dare un impulso dopo la tragedia del terremoto».