Calcio

C’è il Frosinone, Gorgone lancia il Pescara: «Bisogna essere coraggiosi»

14 Dicembre 2025

Il tecnico è uno degli ex contro i ciociari: «Serve una botta di adrenalina». Diverse novità: Tonin in attacco con Di Nardo; Caligara mezzala al posto di Olzer

PESCARA. Classifica alla mano oggi (con inizio alle ore 17,15) allo stadio Adriatico-Cornacchia potrebbe essere la classica Mission impossible contro un Frosinone lanciassimo e che vuole approfittare del ko di ieri del Monza per allungare in vetta alla classifica della serie B. Ma il Pescara visto con Gorgone ha quel coraggio necessario per provare a fare l’impresa, sempre facendo i conti con la lista di indisponibili. Assenti Merola, Tsadjout, Kraja, Oliveri, Giannini, Pellacani e Olzer; Squizzato è tornato a disposizione dopo una buona settimana di lavoro. E ieri in conferenza stampa il tecnico Gorgone ha fatto il punto. Solito cappellino, forse sguardo un po’ preoccupato perché almeno una vittoria nelle sue tre gare sperava di portarla a casa.

«C’è un po’ di delusione per il punto di Bari perché sappiamo che potevamo vincere. Ora abbiamo bisogno di una botta di adrenalina per caricarci. Noi nelle ultime due gare abbiamo fatto un punto anche se le statistiche potrebbero far pensare ad altro. E allora dico: se continuiamo a fare queste partite prima o poi i risultati arriveranno. Avremmo meritato di più, con un pizzico di fortuna in due partite potevamo fare sei punti. Ma archiviamo e andiamo avanti. Olzer? Io non devo trovare colpevoli per forza. Giacomo era il primo ad essere dispiaciuto e arrabbiato. Se fossimo rimasti in parità numerica difficilmente pareggiavamo il match. Ma non diamo colpe a Giacomo. Le partite possono cambiare in due secondi. Fino ad ora gli episodi Var non sono stati fortunati con la mia gestione. Il gol annullato a Meazzi, il rigore dato a Castrovilli, la ripetizione del rigore steso. Nulla di clamoroso ma comunque ci ha girato male».

A differenza di Bari, questa volta il tecnico del Pescara Giorgio Gorgone si porta dietro alcuni dubbi e nel pomeriggio di ieri ha provato le soluzioni nella rifinitura blindata dell’Adriatico-Cornacchia. «Deciderò in base alla partita che andremo a fare. Credetemi, non ho scelto perché mi prendo tutto il tempo necessario. A Bari abbiamo giocato con 6 ragazzi che erano in Lega Pro. Questo significa che in campo avevamo fame. Caligara? All’inizio non mi aveva fatto impazzire il suo atteggiamento in allenamento. Ora ha modificato questo modo di essere. Lui è leale e pulito». Non dovrebbero esserci dubbi sul sistema di gioco: sarà 3-5-2. Il primo interrogativo è sulla posizione di Letizia. Confermato in difesa per un piano partita aggressivo sull’uno contro uno avversario oppure spazio a Capellini per avere più struttura? Non è escluso che Gorgone confermi la difesa di Bari con Corazza e Faraoni esterni.

Certi di una maglia Brosco e Gravillon mentre in mediana Valzania play con Dagasso e Caligara. Ma scalpitano Meazzi e Graziani. Davanti il tandem Di Nardo-Tonin. Gorgone è un ex del Frosinone. «Sei anni di esperienza positiva per me a Frosinone. Rivedrò tante persone e tanti amici. Ma ora conta il presente. In campo loro hanno passo, forza e giocatori devastanti sull’uno contro uno. Sarà complicata ma noi abbiamo fame e possiamo avere le nostre occasioni. Due gambe le abbiamo anche noi. Siamo con l’acqua alla gola ma avremo tanto coraggio». E infine sul mercato: «Cosa ci manca? Alcuni ruoli sono da ricoprire. Ad esempio ci mancano dei mancini. Ma riparliamone dopo il 27». Appuntamento alle 17.15 per cercare quella scintilla che possa riaccendere l’entusiasmo e rilanciare la corsa verso la salvezza.

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