Allarme stagionale, in migliaia a letto con l’influenza: l’Abruzzo tra le più colpite in Italia

16 Dicembre 2025

Regione al di sopra della media nazionale, con un’incidenza di quasi dodici casi ogni mille assistiti. L’infettivologo Grimaldi: «Chi si ammala deve isolarsi e utilizzare la mascherina anche in casa»

L’AQUILA. L’influenza stagionale colpisce duramente l’Abruzzo e costringe a letto migliaia di persone. È infatti tra le regioni più colpite dal virus, stando ai numeri diffusi dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità. L’Abruzzo è al di sopra della media italiana, con un’incidenza di 11,6 casi ogni mille assistiti: un valore che inserisce l’Abruzzo tra le aree maggiormente colpite insieme a Sardegna, Campania, Lombardia e Piemonte. Il totale dei casi registrati dall’inizio della stagione supera i quattro milioni, con 695mila nuovi contagi nell’ultima rilevazione settimanale. Il picco massimo della circolazione del virus è atteso per la seconda metà di dicembre.

ABRUZZO SOPRA LA MEDIA

La situazione è in evoluzione, ma i casi continuano ad aumentare. Il quadro abruzzese rispecchia l’andamento nazionale, con una diffusione rapida del virus nei contesti urbani e nei luoghi ad alta densità di contatti come scuole, uffici aperti al pubblico, negozi e centri commerciali. L’incremento dei casi è stato particolarmente evidente nell’ultima settimana, confermando una tendenza che, secondo le stime, proseguirà nelle prossime settimane e andrà in crescendo. Sul fronte virologico, i dati indicano una netta prevalenza del virus A/H3N2, che rappresenta circa la metà dei casi influenzali rilevati. Si tratta di un sottotipo già noto ma che, negli ultimi anni, aveva avuto una bassa circolazione ma che, in questa stagione, si presenta con una variante emersa nei mesi scorsi nell’emisfero sud. Il rapporto RespiVirNet spiega come «virus influenzali risultano responsabili di circa un quarto delle infezioni respiratorie acute, in co-circolazione con Rhinovirus e Adenovirus, contribuendo a innalzare il livello complessivo di incidenza».

ATTENZIONE AI FRAGILI

«Le precauzioni da prendere, in questo periodo, sono quelle standard», dichiara Alessandro Grimaldi, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore e presidente dell’Ordine dei medici della provincia dell’Aquila, «chi si ammala deve isolarsi e, preferibilmente, indossare la mascherina in casa, quando si è a contatto con altri membri della famiglia. Per evitare il contagio, invece, è bene lavarsi con frequenza le mani, soprattutto in ambienti affollati». Il rischio maggiore è per gli immunodepressi e i pazienti fragili «che devono evitare di recarsi in luoghi dove aumenta il rischio di trasmissione, in quanto molto frequentati», evidenzia Grimaldi, «andiamo verso il picco stagionale massimo, previsto nella seconda parte del mese di dicembre. L’influenza di quest’anno risulta abbastanza pesante, con complicanze che, come nella passata stagione, possono sfociare in polmoniti e infezioni batteriche». La campagna vaccinale è ancora in corso: «Chi non lo ha fatto», dice Grinaldi, «può ancora vaccinarsi anche in corsa, seppure non siamo nel periodo ideale. Vale, soprattutto, per chi è affetto da patologie croniche importanti, gli anziani e tutti i soggetti a rischio». L'influenza compare con i sintomi consueti: febbre alta, dolori alle ossa e muscolari, sintomi a carico delle vie aeree superiori. «Bisogna prestare attenzione», incalza Grimaldi, «ai sintomi che persistono e sono impegnativi a livello delle vie aeree respiratorie superiori e inferiori L’influenza è una malattia che, da sempre, ci affligge in inverno; non bisogna sottovalutare le possibili complicanze. Va affrontata con precauzioni e intelligenza, in quanto può avere implicazioni serie, soprattutto sugli anziani e i soggetti deboli».

Più CASI IN ARRIVO

Le proiezioni indicano che, entro la fine della stagione influenzale, i casi complessivi potrebbero arrivare a 16 milioni, con quasi due milioni di bambini sotto i 14 anni coinvolti. Il sistema di sorveglianza RespiVirNet ha introdotto, quest’anno, una nuova metodologia di rilevazione, passando dalle sindromi simil-influenzali alle infezioni respiratorie acute. Un cambiamento che rende più complesso il confronto diretto con le stagioni precedenti, ma che consente una lettura più ampia del fenomeno in atto. Per l’Abruzzo, i dati di RespiVirNet confermano una stagione influenzale intensa, con numeri superiori alla media nazionale e un’attenzione crescente rivolta all’evoluzione del quadro sanitario nelle prossime settimane.

©RIPRODUZIONE RISERVATA