Le auto in coda sull'A14 (foto da Autostrade per l'Italia)

A14 NEL CAOS

Autostrada da tregenda, e i Tir stanno per tornare

Le drammatiche testimonianze degli automobilisti in coda: sette ore da Ancona a Pescara, Polemica sull'assenza delle informazioni, anche la cantante dei Mattia Bazar vittima degli incolonnamenti. E la politica reagisce. Il sindaco di Atessa: "Fabbriche in sofferenza nella Val di Sangro"

PESCARA. Sette ore da Ancona a Pescara sull'autostrada. Tutti in fila, arrabbiati, ma non rassegnati. Contro la situazione da terzo mondo che sta vivendo il tratto dell'A14 da Pescara nord in poi (direzione Marche) _ a causa della riduzione della carreggiata lungo i viadotti sui quali vige il sequestro delle barriere in new jersey da parte della Procura di Avellino, - c'è una sollevazione generale da parte degli utenti autombilisti, degli autotrasportatori _ che sono stati dirottati sulla Statale 16 nel tratto Pescara Nord-Atri/Pineto _ e della politica.

Venerdì e sabato sono state due giornate da bollino nero con code fino a 20 km; oggi (domenica 22 dicembre) gli incolonnamenti sono stati di 7-8 km, un po' meglio, ma sempre da tregenda e solo perchè non ci sono stati i Tir. La preoccupazione è ora rivolta a domani, lunedì, quando i mezzi pesanti possono tornare a circolare e, anche loro, a dover "zigzagare" tra deviazioni e corsie uniche (eccetto che nel tratto loro vietato sul viadotto Cerrano). Le previsioni del traffico sono in aumento con il ritorno a casa di tanti lavoratori e famiglie in occasione delle feste, e la gestione della situazione sull'A14 è oggetto di polemiche e rivendicazioni. Perché malgrado il "grido d'allarme" ci fosse stato, tutto è rimasto come prima. Anzi, la situazione è peggiorata per i comuni della costa (Città Sant'Angelo, Silvi, Pineto) che ora si vedono i Tir passare sotto casa sulla Statale 16, con tutti i rischi e disagi che ciò comporta. E sempre come conseguenza dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria, è chiusa la stazione di Roseto in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi è diretto verso nord.

TUTTI IN CODA. Le testimonianze sull'A14 sono "drammatiche". C'è stato chi, partito alle 15,30 da Ancona, è riuscito ad arrivare a Pescara dopo otto ore sulla Statale 16; chi, partito da Milano alle 10, alle 23 era ancora in Abruzzo; chi, partito da Forlì alle 10, è riuscito ad arrivare in Calabria a notte fonda. «Non c'erano segnaletica o informazioni particolari. Non c'erano uscite consigliate - sottolinea un automobilista all'agenzia Ansa - solo prima di Civitanova sui tabelloni c'era scritto "22 chilometri di coda", ma a mio avviso non era vero: era una lunghissima e interminabile coda. È assurdo dover pagare il pedaggio, che è tutt'altro che economico, per dover vivere un'esperienza di questo tipo».

Anche Silvia Mezzanotte, cantante dei Matia Bazar, è rimasta vittima dell'A14. Sabato era attesa alla cena del socio della Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella, che si è svolta a Montesilvano: partita da Bologna nel primo pomeriggio, è riuscita ad arrivare in Abruzzo solo attorno alle 23. Una volta sul palco la cantante ha spiegato che il ritardo era dovuto alle code in autostrada.

LA POLITICA. lI capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, in una nota, parla di «un altro inconcepibile silenzio, quello della Regione e del presidente Marco Marsilio sul caos che si sta consumando sulle autostrade anche abruzzesi». Paolucci invita Marsilio a muoversi, a chiamare in causa "autorità e poteri che gli competono per aprire un confronto istituzionale sulla situazione".

La deputata del Pd Stefania Pezzopane chiede che si metta fine a una situazione kafkiana di gran confusione, «dovuta a provvedimenti contraddittori sul traffico pesante»: «Il Gip di Avellino ha dissequestrato alcuni viadotti marchigiani, per cui si tratta di capire se non sia da dissequestrare anche il viadotto attiguo al casello di Roseto. Già venerdì era stato un incubo con centinaia di Tir in fila sulla Statale 16, che cosa succede domani lunedì quando i camion tornano sulla Statale?».

FABBRICHE IN SOFFERENZA. Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, chiede alla Regione di intervenire anche a tutela delle fabbriche nella vicina Val di Sangro: “Disagi, ritardi e code peggiorano di giorno in giorno e per la Val di Sangro, cuore pulsante dell'Abruzzo che produce, è diventato una sorta di martirio il sequestro dei viadotti dell'A14. Dalla Val di Sangro partono merci e produzioni che, con tir, camion e mezzi leggeri, rimangono imbottigliate nel traffico che va a rilento. Situazione che sta creando malumori e proteste, da parte delle imprese, in sofferenza".