A24-A25

Autostrade abruzzesi, si punta al blocco della tariffe fino al 31 dicembre

L'impegno del Governo tramite il ministro Giovannini. Ora l'attenzione si sposta sulla proposta del Pef

"Il governo ritiene opportuno operare per far sì che l' attuale blocco delle tariffe delle tratte autostradali" A24 e A25 "previsto fino al 30 giugno 2022, venga prorogato al 31 dicembre 2022". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in una informativa urgente alla Camera circa l'aumento dei pedaggi sulle due autostrade che collegano il Lazio all'Abruzzo. "Il Commissario straordinario ha predisposto un programma di adeguamento dell'autostrada con un impegno di spesa complessiva pari a 6,5 miliardi di euro, distinto in due fasi, una prima per una spesa di 5,2 miliardi da completarsi entro il 2025, una seconda per una spesa di 1,3 miliardi di euro da realizzare dopo il 2025. Per consentire lavori di riqualificazione autostradale e prevenzione del rischio sismico sono state stanziate risorse pubbliche in 3,1 miliardi di euro", ha illustrato il ministro. L'A24 e l'A25 sono gestite da Strada dei Parchi, in capo al gruppo Toto. 

LE REAZIONI. "Le nostre proposte sulle autostrade A24 e A25 sono chiare e ineludibili: bloccare gli aumenti delle tariffe; semplificare la messa in sicurezza; convocare un tavolo al ministero delle Infrastrutture per trovare una soluzione definitiva. Occorre avere uno sguardo particolare per L'Aquila che ha con Roma un rapporto speciale", dice Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula in occasione dell'informativa del ministro Giovannini su aumento dei pedaggi e messa in sicurezza delle A24 e A25. "Da questo punto di vista, siamo soddisfatti degli impegni assunti dal ministro Giovannini sul blocco degli aumenti delle tariffe fino al 31 dicembre di quest'anno e sui lavori di messa in sicurezza dei tratti autostradali. Seguo ormai da anni questa vicenda e a Giovannini chiediamo un ulteriore cambio di passo che dia certezze per il futuro. Ancora questa mattina con i sindaci di Abruzzo e Lazio abbiamo incontrato numerosi colleghi della maggioranza, la presidente del Gruppo Pd alla Camera, Serracchiani, e i deputati dem, Morassut e Casu. La madre di tutte le battaglie è far uscire L'Aquila, l'Abruzzo e le aree interne da un tragico isolamento. Siamo preoccupati perché da 9 anni non si approva il Pef e nemmeno il commissario nominato dal Consiglio di Stato, Fiorentino, è stato in grado di farlo. Se fosse vero che la bozza da lui predisposta con i 5 miliardi di intervento pubblico produrrebbe un aumento del 35% l'anno delle tariffe, diciamo subito che quella proposta è irricevibile. E il Cipess di domani è un passaggio importante. Le tariffe vanno bloccate, come avvenuto nei decreti Sisma e Infrastrutture, e con i ministri Lupi, Delrio e De Micheli; ma non basta, ora va fatto per un tempo utile ad affrontare le decisioni di fondo".

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto all'odierna seduta preparatoria del Cipess (che si riunirà domani), convocata con all'ordine del giorno solo un punto relativo alla proposta di Pef delle autostrade A24/A25. La Regione fa sapere che "dopo aver registrato i pareri contrari di tutti gli uffici competenti, il presidente Marsilio ha messo a verbale il parere contrario della Regione su un Pef irricevibile e insostenibile, che non difende nemmeno la concessionaria ('costretta' a presentarlo seguendo le indicazioni perentorie del Commissario ad acta e del Mims)". "Se la sacrosanta bocciatura di questo Pef irricevibile sgombra il campo da un incubo che aveva già sollevato fortissime proteste nel territorio, resta fortissima la preoccupazione per quello che si annuncia un micidiale conflitto giudiziario e amministrativo tra lo Stato e la concessionaria. Un conflitto che può provocare danni gravissimi all'Abruzzo, mettendo in grave difficoltà sia il commissario Corsini per la messa in sicurezza sismica sia il commissario Gisonni per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso. Fino ad oggi, infatti, i Commissari di governo hanno potuto contare sulla fattiva collaborazione della concessionaria nella predisposizione dei progetti e nella messa in disponibilità degli spazi e dei beni necessari a svolgere rilievi, sondaggi, prestazioni. Temiamo quindi forti ritardi, per non parlare della concreta  possibilità che questo contenzioso finisca con un esborso molto pesante da parte dello Stato verso le casse della concessionaria. In conclusione", dichiara Marsilio, "va bene respingere un Pef che contiene rincari mostruosi, ma il Governo garantisca la sicurezza e la sostenibilità delle autostrade abruzzesi".