Carriole, il giudice dissequestra la prima
L'AQUILA. Il Tribunale del riesame, con due giorni di anticipo, ha dissequestrato la prima delle tre carriole sequestrate il 28 marzo in occasione della mobilitazione promossa nel giorno delle elezioni amministrative.
I tre verbali di sequestro, redatti quel giorno, ipotizzavano due violazioni: manifestazione non autorizzata e vietata perchè considerata riunione di propaganda elettorale. In sostanza l'atto di dissequestro, della carriola è basato sul fatto che "gli oggetti sequestrati non abbiano alcuna giuridica attinenza con il predetto reato - come si legge nell'atto di dissequestro - riferibile unicamente alla presenza fisica di persone, in un luogo pubblico, per partecipare a manifestazione non autorizzata. Ritenuto che gli oggetti - si legge ancora - non siano nè corpi di reato nè cose pertinenti al reato e, dunque, debbano essere restituiti ai legittimi proprietari".
La notizia ha fatto letteralmente impazzire i social network, con numerosi commenti di solidarietà nei confronti di Antonio Di Giandomenico, nei confronti del quale è stato stilato il verbale. Lo stesso Di Giandomenico, domenica 28 aveva dato lettura pubblica dell'atto di sequestro nel tendone del presidio di piazza Duomo, affermando peraltro di non essere lui il proprietario della carriola. Nei prossimi giorni si deciderà per le altre due carriole.
I tre verbali di sequestro, redatti quel giorno, ipotizzavano due violazioni: manifestazione non autorizzata e vietata perchè considerata riunione di propaganda elettorale. In sostanza l'atto di dissequestro, della carriola è basato sul fatto che "gli oggetti sequestrati non abbiano alcuna giuridica attinenza con il predetto reato - come si legge nell'atto di dissequestro - riferibile unicamente alla presenza fisica di persone, in un luogo pubblico, per partecipare a manifestazione non autorizzata. Ritenuto che gli oggetti - si legge ancora - non siano nè corpi di reato nè cose pertinenti al reato e, dunque, debbano essere restituiti ai legittimi proprietari".
La notizia ha fatto letteralmente impazzire i social network, con numerosi commenti di solidarietà nei confronti di Antonio Di Giandomenico, nei confronti del quale è stato stilato il verbale. Lo stesso Di Giandomenico, domenica 28 aveva dato lettura pubblica dell'atto di sequestro nel tendone del presidio di piazza Duomo, affermando peraltro di non essere lui il proprietario della carriola. Nei prossimi giorni si deciderà per le altre due carriole.