Chiodi: «Aspettiamo i giudici»

Audizione al Senato del governatore. Oggi il deposito della sentenza

PESCARA. Sarà depositata stamane la sentenza del tribunale di Chieti su Villa Pini. Fallimento sì, fallimento no?
Soltanto oggi potrà essere sollevato l’ultimo velo attorno a una decisione molto attesa, sia per il carico doloroso che la vertenza, da oltre dieci mesi ormai, ripone sulle spalle dei lavoratori, sia per le conseguenze inevitabili che la sentenza provocherà sull’intero assetto della sanità regionale.
Una situazione difficile, che spiega molto bene il riserbo sollecitato dallo stesso presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso di un’audizione convocata ieri al Senato dalla commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Ignazio Marino sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale.

Convocato dai commissari per approfondire alcuni aspetti del funzionamento dei servizi pubblici per le tossicodipendenze e dei dipartimenti di salute mentale, con particolare riguardo all’attività di inchiesta svolta nel corso degli ultimi mesi proprio nelle strutture psico-riabilitative del gruppo Villa Pini d’Abruzzo, il governatore ha chiesto che sarebbe stato opportuno mantenere, per così dire, sotto traccia i contenuti dell’audizione, considerata la delicatezza dei temi da affrontare.
Richiesta accolta, visto che la commissione ha deciso di non attivare il circuito audiovisivo e, all’esito del dibattito che si protratto per poco più di un’ora, di rinviare l’audizione del presidente regionale in attesa di conoscere l’esito dell’udienza fallimentare al tribunale teatino.

Chiodi ha comunque riferito ai commissari sulla avvenuta dimissione di tutti i degenti ricoverati nelle strutture psico-riabilitative della famiglia Angelini, dopo le ordinanze di chiusura firmate dal sindaco di Chieti Francesco Ricci per tutti i centri che accoglievano malati. Ha poi assicurato che sono state trovate sistemazioni consone alle problematiche dei singoli degenti. Si è quindi soffermato sulle prospettive di un eventuale riassorbimento dei dipendenti del gruppo sanitario, ricordando però che la questione va affrontata nel pieno rispetto dei vincoli giuridici e economici senza ingenerare possibili falsi affidamenti. Chiodi ha infine ricordato ai commissari parlamentari che potrà essere più preciso sull’approccio della Regione al problema Villa Pini soltanto quando il tribunale fallimentare di Chieti avrà assunto una decisione.

Oltre al presidente Marino, che ha introdotto i lavori, sono intervenuti al dibattito i senatori Cosentino, Mazzaracchio, Bosone e Mascitelli. La seduta della commissione parlamentare d’inchiesta si è quindi conclusa con la proposta del presidente Marino di rinviare l’audizione del governatore a una nuova data da concordare, in modo da consentire che le risposte ai quesiti vengano date anche alla luce di quella che sarà la pronuncia giudiziaria.
Una sentenza già scritta quella dei giudici fallimentari, che in giornata sarà finalmente resa pubblica diradando le nebbie che da mesi avvolgono il destino della casa di cura e di circa 1800 lavoratori del più esteso gruppo sanitario abruzzese..