Contributi Inps, evasi 18 milioni

L'istituto: nel Teramano cooperative con dipendenti-volontari

PESCARA. Indagini e accertamenti proiettano l'Inps Abruzzo al secondo posto fra le regioni quanto a produttività dei suoi ispettori. Questo grazie a una media pro capite di 79,61 ispezioni definite e all'incremento del 5% (rispetto al 2010) del numero di lavoratori in nero scoperti (52,72 lavoratori irregolari scoperti da ciascun ispettore).

I dati sono diffusi dal presidente regionale dell'istituto della previdenza sociale, Pietro Saraceni, nel bilancio dell'attività di vigilanza 2011 in cui viene messo in evidenza come ammonti a 742.726,40 gli euro il valore degli accertamenti effettuati (terzo posto fra le regioni).

Il quadro sull'attività di vigilanza è stato preso in esame dal Comitato regionale Inps.

Oltre ai dati riepilogativi indicati nella tabella, emerge che i contributi evasi accertati ammontano a circa 18 milioni di euro. L'Inps sottolinea come l'incremento del 23,7% (rispetto al 2010) dei lavoratori in nero individuati, interessi in particolare la provincia di Teramo a seguito di ispezioni nelle cooperative che hanno avuto appalti da enti pubblici per l'assistenza domiciliare agli anziani: cooperative caratterizzate da soci pseudo volontari con prestazioni gratuite, ma di fatto, lavoratori dipendenti.

Sempre nel Teramano i controlli hanno riscontrato larghe sacche di sommerso fre gli imprenditori cinesi. «In tutte e tre le provincie costiere sono state effettuate ispezioni estive nei confronti di stabilimenti balneari ed esercizi commerciali dove sono stati individuati lavoratori in nero», fa notare l'Inps.

Il presidente Saraceni sottolinea come l'attività sia stata effettuata con una presenza media di 25 ispettori, «numero», commenta, «molto inferiore all'organico che risulta a tutt'oggi ancora carente, per cui sarebbe necessaria una ulteriore immissione in servizio di altri idonei del relativo concorso, come delineato e richiesto anche nella relazione programmatica per gli anni 2009/2012 per un ulteriore potenziamento del corpo ispettivo fino alla completa copertura dell'organico».

Oltre alla carenza di risorse ispettive, viene evidenziato come i risultati siano stati conseguiti anche tenendo conto delle numerose innovazioni legislative.

L'Inps ribadisce ancora una volta la necessità di un coordinamento più intenso tra i soggetti istituzionali interessati.

«Un cooordinamento», conclude la relazione sull'attività svolta l'anno scorso, «meno condizionato da esigenze di budget, in sintonia anche con le indicazioni del comitato regionale, nella programmazione dell'attività di vigilanza, in relazione alle peculiari esigenze della regione, che certamente riuscirebbe a garantire risultati più rispondenti al contenimento delle spese, coniugati al miglioramento della qualità e all'efficienza del servizio ispettivo». (cr.re.)

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