Il dirigente della protezione civile, Silvio Liberatore, responsabile dell'Unità di crisi sull'emergenza coronavirus, al vertice pescarese

PESCARA

Coronavirus: istituita Unità di crisi in Abruzzo

Silvio Liberatore nominato responsabile dell'organismo che si occuperà dell'emergenza in Abruzzo. Primo vertice con il governatore Marsilio e i manager delle Asl

PESCARA.  E’ stata istituita in Regione (la delibera di giunta è la numero 125 del 4 marzo scorso), secondo gli indirizzi operativi del presidente del Consiglio dei ministri, l’Unità di crisi per l’emergenza legata al Coronavirus. Dell’organismo, che ha sede nella sala operativa della protezione civile regionale, fanno parte specifiche figure professionali individuate tra i dipendenti regionali, coordinate dalla stessa protezione civile e dal dipartimento anità della Regione. Responsabile dell’unità di crisi, che ha anche il ruolo di soggetto attuatore delle misure legate all’emergenza, è stato nominato (con decreto del presidente della Regione) Silvio Liberatore, dirigente del servizio emergenza e protezione civile della Regione. Questa mattina, il vertice convocato a Pescara dal presidente della Regione Marco Marsilio e dall’assessore Nicoletta Verì, a cui hanno partecipato – oltre a Liberatore – il referente regionale sanitario Alberto Albani, i direttori generali delle Asl e i delegati delle aziende sanitarie coinvolte nella gestione dell’emergenza. Al centro dell'incontro, l’implementazione del piano di emergenza regionale, alla luce delle nuove indicazioni introdotte dall’ultimo decreto e dalle emergenze in atto nel Nord Italia. Particolare attenzione è stata dedicata alla necessità di potenziare la capacità delle strutture ospedaliere, in modo da poter fronteggiare un eventuale e improvviso aumento dei casi legati al contagio. Albani ha chiesto a tutte le aziende sanitarie di organizzare, in ogni ospedale, percorsi dedicati per accogliere e ricoverare in sicurezza pazienti contagiati, in modo da non pregiudicare l’attività ordinaria dei vari reparti che, è bene ricordare, vanno avanti anche in questi giorni di emergenza. Le stesse Asl dovranno comunicare alla protezione civile quelle che sono le necessità finanziarie per eseguire eventuali lavori di adeguamento delle strutture, anche sotto il profilo degli impianti.