CORONAVIRUS

Da zona arancione a gialla "rinforzata": che cosa cambia in Abruzzo

Spostamenti, aperture, scuola. Che cosa non si può fare e che cosa si può invece fare fino a venerdì 15 (compreso). Ogni mattina si guarda il semaforo della giornata

PESCARA. Da oggi l'Abruzzo è nella zona gialla "rinforzata" almeno fino al 15 gennaio quando termina la validità dell'ultimo decreto ed entrano in vigore i nuovi criteri, più restrittivi, di valutazione dei divieti. Ieri e per due giorni consecutivi è stato nella zona arancione (come tutta l'Italia). Anche nella nostra regione la mattina si va a caccia al colore del giorno: come ormai avviene da fine dicembre si naviga a vista, destreggiandosi nella selva di regole con la bussola-arcobaleno per non incappare in multe salate.

Vediamo in particolare che cosa cambia nel passaggio da arancione a giallo in Abruzzo e che cosa non si può fare oggi e si può invece fare domani, lunedì 11 gennaio, quando per 5 giorni scatta il "giallo rinforzato".

Domenica 10 gennaio. Con la zona di colore arancione è vietato spostarsi verso i capoluoghi di provincia e tra le regioni. Bar e ristoranti restano chiusi, con la sola possibilità della consumazione d’asporto o la consegna a domicilio (fino alle 22). Chiusi anche i centri commerciali. Aperti supermercati, farmacie e tabaccai ma anche attività commerciali al dettaglio possono tenere le serrande alzate tranne i negozi di abbigliamento, gioielleria e calzature. Sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai confini. Confermata la possibilità di un’uscita al giorno verso abitazioni private di parenti e amici, viaggiando in due adulti più gli under 14 e/o i non autosufficienti.

Lunedì 11 gennaio.  L'Abruzzo rientra nella  zona gialla rinforzata fino al 15 compreso. Aprono le scuole superiori di secondo grado con lezioni in presenza al 50% e orari scaglionati. Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti possono riaprire fino alle ore 18 poi solo asporto (con il divieto però di consumare nelle adiacenze del locale) fino alle 22 e consegna a casa. Negozi aperti fino alle 20, via libera anche ai centri commerciali. Alimentari e non, attività di ogni genere osservano i normali orari previsti dai Comuni. All’interno della regione ci si può muovere liberamente e non è necessaria l’autocertificazione. Coprifuoco sempre dalle 22 alle 5 dell’indomani. Ma il semaforo giallo e non significa via libera completa. Resta infatti il divieto di spostamento tra regioni, salvo i consueti casi previsti. Ecco le eccezioni: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute documentabili con l’autocertificazione. È ammesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. No, invece, agli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma. Ancora chiusi musei, teatri, cinema e palestre. E la mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento.

copyright il Centro