Il Made in Abruzzo sbarca a Tokyo

Alla fiera giapponese Foodex in mostra 18 aziende agroalimentari

PESCARA. «Il settore agroalimentare rappresenta il 56,07% del valore complessivo di merci Made in Abruzzo importate dal Giappone. Alla luce di questo dato, la partecipazione di 18 aziende del settore enogastronomico abruzzese alla fiera Foodex di Tokyo, coordinate dal Centro estero delle camere di commercio d'Abruzzo, d'intesa con la Regione Abruzzo e l'Arssa, l'Azienda regionale per i servizi di sviluppo agricolo, assume una valenza strategica fondamentale».

Lo afferma l'assessore regionale alle politiche agricole, Mauro Febbo, che guida la delegazione abruzzese alla fiera internazioanle agroalimentare di Tokyo che si è aperta martedì e che andrà avanti fino al 14 marzo.

Queste sono le aziende abruzzesi che esporranno i loro prodotti a Foodex: Pan Ducale di Atri; Cantine Galasso di Loreto Aprutino; Torrefazione Adriatica di Giulianova; Mario Aureli di Ortucchio; Cinquina industrie alimentari di Lanciano; Madama Oliva di Carsoli; Cantina Tollo di Tollo; azienda agricola Domenico Di Camillo di Chieti; azienda agricola Ciccio Zaccagnini di Bolognano; Casal Thaulero di Ortona; Citra Vini di Ortona; Cantine Mucci di Torino di Sangro; Di Camillo Vini di Poggiofiorito; Caldora vini di Ortona; Farnese vini di Ortona; Cantine Dragani di Ortona; Pescaradolc di Moscufo; e Adi Apicoltura di Tornareccio.

Diversi appuntamenti attendono l'assessore Febbo, e il commissario dell'Arssa, Gaetano Valente. L'altro ieri, a poche ore dall'inaugurazione della fiera, la delegazione abruzzese è stata accolta dall'ambasciatore italiano in Giappone, Vincenzo Petrone. Erano presenti anche il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Paolo Russo (Pdl), e Sandro Brandolini (Pd), componente della 13ª commissione permanente Agricoltura della Camera. Seguiranno, nei prossimi giorni, altri incontri con il presidente dell'Istituto per il commercio estero, con l'ambasciatore Umberto Vattani, e con il presidente della Camera di commercio italiana per il Giappone, Francesco Formiconi. Per garantire maggiore visibilità al gruppo di aziende abruzzesi, di fatto la collettiva regionale più numerosa di tutto il padiglione italiano, avrà luogo all'interno della struttura fieristica un incontro dedicato a un pubblico di potenziali partner commerciali giapponesi con l'obiettivo di illustrare le peculiarità del territorio abruzzese e le sue eccellenze enogastronomiche.

«La costante presenza negli anni degli operatori abruzzesi, supportati dall'intervento economico-istituzionale della Regione Abruzzo e del Centro estero», ha detto l'asessore Febbo, «ha portato le tipicità regionali ad affermarsi nel canale della ristorazione (1700 ristoranti italiani nella sola Tokyo, più 4000 su tutto il territorio giapponese), il prossimo obiettivo è quello di entrare nelle cucine dei giapponesi».

Daniele Becci, presidente del Centro estero Abruzzo, è «fermamente convinto» che azioni di supporto di questo genere da parte delle istituzioni «siano fondamentali in mercati dove il tessuto imprenditoriale abruzzese deve difendere importanti risultati». Dati alla mano, ha aggiunto, «l'interscambio Abruzzo-Giappone nell'ultimo triennio è stato caratterizzato da un trend di crescita costante (+ 4,39% dal 2008 a oggi, fonte Istat), in controtendenza con la flessione registrata a livello nazionale (-6,4% nello stesso periodo)».

Questo dimostra, secondo Becci, «come i prodotti abruzzesi siano sinonimo di qualità per il consumatore giapponese e l'impegno futuro sarà quello di incrementare questa fiducia».

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