L'Abruzzo evita il taglio dei Fas

I fondi esclusi dalla manovra. Chiodi: «Tanto rumore per nulla»

PESCARA. Le risorse per lo sviluppo dell'Abruzzo sono salve. Un emendamento approvato ieri all'unanimità dalla commissione Bilancio di palazzo Madama mette al riparo i fondi Fas (circa 612 milioni di euro la quota che spetta all'Abruzzo) dai tagli della manovra finanziaria.

Un successo sottolineato con toni di grande soddisfazione dai sette senatori abruzzesi che, per una volta, sono riusciti a muoversi in sinergia facendo convergere i loro voti nell'interesse superiore della regione. Ma la polemica non è destinata a stemperarsi. «Che avevo detto io? Tanto baccano per nulla», rimarca il governatore Gianni Chiodi. «Sull'emendamento presentato dal Pdl, primo firmatario il senatore Paolo Tancredi, c'era già un accordo con il governo».

La decisione al Senato è maturata nel tardo pomeriggio, quando sembrava che la votazione dovesse slittare a tarda sera o nelle prime ore di questa mattina. Decisiva la proposta di unificare in un solo testo i 7 emendamenti presentati a nome di vari gruppi parlamentari. Emendamento unico di cui è stato primo firmatario il presidente della commissione Bilancio, Antonio Azzollini, il quale, sentito il parere del governo, ha poi messo ai voti il provvedimento. A questo punto, il «salvadanaio» su cui si ripongono tutte le speranze di ridare ossigeno all'economia regionale dovrebbe arrivare indenne alla seduta del Cipe, quando sarà decisa la ripartizione dei finanziamenti, anche nel caso in cui la manovra dovesse essere sottoposta a un voto di fiducia del Parlamento.

«Non è mai accaduto», commenta il vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, Alfonso Mascitelli, «che un emendamento passato all'unanimità in commissione sia stato poi stralciato nelle fasi successive di approvazione». Ci sono quindi buone ragioni per ritenere che le risorse sono a questo punto fuori discussione, con qualche garanzia in più sui tempi dell'erogazione. «Siamo riusciti a inserire nell'emendamento», spiega Mascitelli, «una raccomandazione al governo, che è quella di rispettare la legge di contabilità dello Stato secondo cui, entro il 20 ottobre, in occasione del varo della legge di bilancio, siano allegati tutti i documenti programmatici aggiornati relativi ai Fas».

Mascitelli ribatte anche alle dichiarazioni di Chiodi: «Il governatore fa il suo mestiere ma se il Cipe dovesse sbloccare i Fas nella prossima seduta, i fondi non avrebbero copertura finanziaria senza l'approvazione dell'emendamento anti- tagli».

Soddisfazione per l'esito della votazione è stata espressa dal senatore Tancredi. «Ringrazio il governo per il parere favorevole, l'intera commissione, i senatori di altre regioni e di altre forze politiche che ci hanno sostenuto», dice il parlamentare teramano. «Come promesso dal ministro Fitto, ora si resta in attesa della delibera Cipe per lo stanziamento dei fondi destinati all'Abruzzo».

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